L'intervista
Droghe e codice della strada, il Dott. Varetto: “L’effetto del THC dura un’ora, dopo 4 si torna alla normalità. La riforma? Combatte l’uso della cannabis, non la sicurezza nelle strade”

Abbiamo intervistato il Dott. Lorenzo Varetto, Specialista in Medicina legale.
Partiamo da alcuni concetti di base, che è sempre bene ripetere: cos’è il THC e che effetti ha sul nostro organismo?
THC (Δ-9-tetraidrocannabinolo) è il principio attivo più importante contenuto nella Cannabis indica (e in misura trascurabile anche nella Cannabis sativa). Gli effetti sono vari: dipendono dalla quantità assorbita e dal fatto che chi la assume sia un consumatore abituale o no. Vi può essere euforia, o al contrario un senso di rilassamento. In casi molto rari si possono verificare effetti collaterali negativi, fino alle allucinazioni.
Quanto durano gli effetti psicotropi del THC e per quanto tempo può invece rimanere traccia della sostanza nell’organismo a seguito dell’assunzione?
L’effetto più evidente dura circa un’ora e dopo 3-4 ore si ha ripresa della completa normalità. Tuttavia, nell’urina il THC è rinvenibile per molti giorni (anche più settimane nei consumatori abituali). Per quanto riguarda il sangue, è normale rinvenire THC dopo 2-3 giorni dall’ultima assunzione.
A causa di queste caratteristiche, con la riforma del Codice della Strada potrà risultare positivo all’uso di sostanze e rischiare la sospensione della patente anche chi non sia alla guida sotto l’effetto di THC, ma lo abbia assunto nei giorni precedenti. Cosa ne pensa? È davvero possibile che, a distanza di giorni dall’assunzione, possano ancora esservi effetti sulle funzioni cognitive?
Come detto, non vi sono effetti tardivi del THC. Nella comune esperienza si incontrano concentrazioni di THC nel sangue di persone che si sono fumate una canna uno o due giorni prima e che svolgono una vita completamente normale. La riforma, per come è formulata, sembra più diretta a combattere l’uso della cannabis che ad aumentare la sicurezza sulle strade. Tra l’altro, la norma è molto generica e si riferisce a chi si mette alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti, ma non precisa dopo quanto tempo. Applicandola alla lettera, si dovrebbe sanzionare anche chi abbia THC nell’urina a distanza di una settimana dall’ultima assunzione. Da anni in Italia le leggi vengono scritte in maniera spesso poco ponderata.
La società italiana di psichiatria ha segnalato il rischio che i test rapidi eseguiti dalle forze dell’ordine possano risultare positivi a causa dell’assunzione di psicofarmaci come ansiolitici, antidepressivi, sedativi. Cosa ne pensa?
I test rapidi spesso hanno sensibilità elevata e specificità non assoluta. Quelli sull’urina sono notoriamente fallaci per possibili reazioni crociate con altre sostanze. La norma, se non sbaglio, prevede l’uso dei test salivari, per i quali non credo che le forze dell’ordine siano ancora adeguatamente attrezzate.
L’assunzione di modeste quantità di alcol, al di sotto di una determinata soglia, determina che il guidatore vada esente da responsabilità, in quanto lo si ritiene soggetto non pericoloso in termini di sicurezza stradale; al contrario, un soggetto che abbia assunto THC sembrerebbe essere ritenuto sempre pericoloso (addirittura anche una volta esaurito l’effetto stupefacente). Quale crede che sia la ragione?
Non ne ho idea, francamente. Alcuni Stati hanno imposto un limite di concentrazione nel sangue arbitrario (per se limit) al di sopra del quale la guida è considerata pericolosa e quindi sanzionabile. Il problema è comunque complicato, anche per quanto riguarda l’alcol: l’effetto di una medesima concentrazione della sostanza nel sangue non è uguale per tutti. Le tabelle che si vedono affisse nei bar, che correlano determinate concentrazioni di alcol con determinati disturbi del comportamento, sono solo orientative. Lo stesso vale per ogni sostanza esogena, compreso il THC.
Tiriamo le somme. La sanzione del guidatore a distanza di giorni dall’assunzione della sostanza si fonda, da un punto di vista scientifico, su un pericolo concreto da evitare?
Beh, l’assunzione recentissima di THC può essere pericolosa. La norma attuale semplifica la questione senza tanti complimenti, pescando a strascico tutti gli utilizzatori di cannabis, tra i quali anche quelli che hanno fumato una canna due giorni prima. Non sembra molto liberale e tra l’altro sarà da verificare la sua efficacia. Ho qualche dubbio sui vantaggi che potrebbero emergere per la sicurezza stradale, ma solo dopo un anno si potranno tirare le somme, confrontando in maniera seria il numero di incidenti, di feriti e di morti del 2024 con quelli del 2025. Staremo a vedere.
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