È morto Antonio Pennacchi. Lo scrittore, 71 anni, aveva vinto il Premio Strega nel 2010 con Canale Mussolini. Secondo quanto scrive l’AdnKronos sarebbe stato colto da un malore mentre era a telefono con la moglie. Si trovava nella sua casa di Latina. “Quello che è stato è stato, e non c’è niente da fare. L’unica – per un uomo – è andare avanti. Tenersi il dolore nelle viscere e continuare a fare quel che s’ha da fare: fino all’ultimo istante di nostra vita. Ciao Antonio”, il saluto sui social network della casa editrice Mondadori.

Era nato a Latina nel 1950. Era stato operai dell’Alcatel Cavi e si era dedicato alla politica prima nelle file dell’Msi e poi in quelle del partito marxista-leninista italiano. Aveva aderito tra gli anni ’70 e ’80 a PSI e ai sindacati della CGIL e della UIL. Si laureò in Lettere e filosofia durante un periodo di cassa integrazione. L’esordio nella letteratura nel 1995 con Mammut.

Ha pubblicato nel 2003 Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi, romanzo autobiografico da cui nel 2007 è stato tratto il film Mio fratello è figlio unico, diretto da Daniele Luchetti, con Riccardo Scamarcio ed Elio Germano. Canale Mussolini, del 2010, è stato finalista al Premio Campiello e vincitore dello Strega.

L’ultimo suo romanzo è stato Le strade del mare, edito da Mondadori. In un’intervista recente a Rolling Stone rifletteva così sulla sua morte, su come l’avrebbe voluta: “A volte penso nel sonno. E soprattutto senza lasciare conti in sospeso. Andarmene sereno. Possibilmente senza soffrire troppo. Non mi mette paura la morte. Parte del mio dovere l’ho fatta. Mi considero nella fase finale della mia vita e se la parte migliore di me se ne è andata, anche la peggiore è alle spalle. Perché non sono sempre stato una persona perbene, da ragazzo non ero un bravo ragazzo, non sono stato un bravo figlio e neanche un bravo padre. Ora sono un bravo nonno. E ho reso testimonianza e onore ai miei morti, così mi sono riconciliato con mio padre e mia madre”. 

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.