Il leader del PP Alberto Núñez Feijóo “non perde” le elezioni in Spagna. Secondo partito i socialisti di Sanchez, che contro ogni previsione guadagnano un seggio. A perdere sicuramente sono la destra di Vox, quasi dimezzata, e la sinistra-sinistra di SUMAR, che va sotto le aspettative.

I due perdenti e i due non vincitori delle elezioni spagnole: ecco perché la cosa più probabile è il ritorno alle urne. L’analisi di Alessio De Giorgi: i popolari primo partito ma senza maggioranza mentre Sanchez per averla dovrebbe allearsi con gli indipendentisti catalani

 

 

 

 

 

 

 

AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
23 luglio - 23:51

Spoglio quasi terminato (98%)

Con lo spoglio dei voti quasi terminato (siamo infatti al 98% dello scrutinio), il Partito Popolare ha 136 seggi, 47 in più di 4 anni fa. I socialisti 122 seggi, + 2 rispetto alla legislatura uscente. Vox 33, ben 19 in meno rispetto a quattro anni fa. La sinistra di SUMAR 31 seggi, 4 in meno rispetto ai risultati delle liste di sinistra delle ultime elezioni. Nessuna maggioranza è possibile, mentre è probabile il ritorno alle urne: ecco perché.

A cura di
23 luglio - 22:30

Il PP guida il conteggio con il 75% scrutinato

Il PP guida il conteggio con il 75% scrutinato e il blocco di destra estende il suo vantaggio con otto seggi

A cura di Redazione
23 luglio - 22:20

Il Pp risulta in vantaggio con 131 seggi contro i 128 del Psoe

Con il 62% dei voti scrutinati nelle elezioni generali in Spagna, il Pp risulta in vantaggio con 131 seggi contro i 128 del Psoe. Seguono Vox con 33 e Sumar con 30. Il primo ministro spagnolo Pedro Sachez è arrivato alla sede Ferraz del Psoe.

A cura di Redazione
23 luglio - 22:15

Scrutinato il 50%, pareggio tra Psoe e Pp

Pareggio tra i socialisti del Psoe del premier Pedro Sanchez e il Pp di Alberto Nunez Feijoo con il 50% dei voti scrutinati dopo la chiusura delle urne delle elezioni generali anticipate in Spagna. Il Psoe ottiene per ora 131 seggi, contro i 130 del Ppp. Seguono Vox con 31 e Sumar con 30 deputati e l’11,74% dei voti.

A cura di Redazione
23 luglio - 22:10

Affluenza finale al 68,49%, +2,26 punti rispetto al 2019

L’affluenza alle urne alle elezioni generali di oggi in Spagna si è attestata al 68,49%, 2,26 punti in piu’ rispetto alle precedenti consultazioni del 2019.

A cura di Redazione
23 luglio - 21:50

Superato un terzo dello scrutinio al Congresso: socialisti avanti con 32,6%

Con il 33,6% dei voti scrutinati, il Partito socialista operaio spagnolo (Psoe) è vantaggio alle elezioni generali con il 32,6% dei voti  per quanto concerne il Congresso dei deputati, davanti al Partito popolare (Pp) che si ferma al 30,4%. La terza forza politica del Paese e’ Vox con il 12,10% davanti alla piattaforma di sinistra Sumar della ministra del Lavoro, Yolanda Diaz, all’11,5%.

A cura di Redazione
23 luglio - 21:40

Affluenza alle urne al 68,49%, + 2,26% punti su 2019

L’affluenza totale alle elezioni generali anticipate in Spagna è stata del 68,23%. Lo ha reso noto il ministero degli Interni di Madrid. I dati finali hanno segnato un aumento del 2,12% in più rispetto alle elezioni del 2019.

A cura di Redazione
23 luglio - 21:30

La Spagna bivio d'Europa - in diretta su Youtube e Facebook

Il Riformista segue in diretta con molti ospiti sul sito, YouTube e Facebook lo spoglio delle elezioni, uno dei momenti più importanti della politica europea prima delle elezioni di giugno 2024, quando tutti i cittadini del Vecchio Continente saranno chiamati a eleggere i nuovi membri del Parlamento di Bruxelles e a determinare gli assetti politici della prossima legislatura che governerà le Istituzioni EU.

Conducono: Alessio De Giorgi Direttore web de Il Riformista e Aldo Torchiaro Giornalista

Clicca qui per la diretta su Youtube

A cura di Alessio De Giorgi
23 luglio - 21:20

Spagna, Vox invita alla prudenza: aspettiamo i risultati definitivi

Vox evita per il momento qualsiasi commento agli exit poll diffusi dopo la chiusura delle urne. “Prudenza, aspettiamo di conoscere i risultati definitivi”, ha detto il segretario generale Ignacio Garriga, secondo quanto riferisce El Mundo.

Secondo Sigma Dos, il partito di estrema destra passerebbe da 52 deputati a una forbice tra i 24 e i 27. Nel caso di GAD3, il partito di Santiago Abascal avrebbe circa 31 seggi. Un forte calo che al momento non sembra preoccupare la leadership di Vox, che nega qualsiasi tipo di credibilità ai sondaggi. Alle elezioni generali spagnole del novembre 2019 Vox si attestò al 15,09% ottenendo 52 seggi e diventando il terzo partito di Spagna.

A cura di Redazione
23 luglio - 20:50

Sondaggio El Espanol: PP vince ma con massimo 140 seggi, Vox 35-39

Anche secondo un sondaggio di SocioMétrica per “El Espanol”, il leader del PP Alberto Núñez Feijóo sarebbe il vincitore delle elezioni in Spagna, ma con una forbice di numeri di seggi assegnati più bassi (134-140) rispetto ad altri sondaggi.

In ogni caso con questi numeri servirebbe un accordo con Vox per raggiungere la maggioranza assoluta. Questo sondaggio colloca il PSOE come seconda forza più votata e gli assegna tra i 109 e i 115 seggi. Al terzo posto ci sarebbe Vox, con un minimo di 35 e un massimo di 39 seggi. Il partito di estrema destra in questo sondaggio è dato con un numero più alto di seggi. PP-Vox arriverebbero assieme a 172-177 seggi al Congresso dei Deputati. La maggioranza assoluta si raggiunge con 176 deputati. Sumar sarebbe la quarta forza più votata, ottenendo tra i 32 e i 35 seggi.

A cura di Redazione
23 luglio - 20:30

I media spagnoli: "Feijoo governerà, ma avrà bisogno dell'appoggio di Vox"

”La Spagna seppellisce il sanchismo. Feijoo governerà, ma avrà bisogno dell’appoggio di Vox”. Titolano così i media spagnoli chiusura delle urne delle elezioni politiche anticipate, le prime che si tengono in Spagna in piena estate.

Grande sconfitto il Psoe del primo ministro Pedro Sanchez, che aveva convocato le elezioni in anticipo dopo la sconfitta alle elezioni regionali e comunali del 29 maggio. Secondo il sondaggio Gad3 per Telecinco, la somma dei deputati ottenuti dal Pp (da un minimo di 147 a un massimo di 153), insieme a quelli andati a Vox (29-33 e 27 come numero più probabile), aprirà un nuovo ciclo politico e metterà fine a cinque anni di sanchismo.

Insieme, il Ppe e Vox avranno i 176 seggi necessari ad avere la maggioranza parlamentare assoluta. La distribuzione dei voti di Gad3 rende impossibile al premier spagnolo Pedro Sanchez qualsiasi possibilità di poter continuare a guidare il governo.

A cura di Redazione
23 luglio - 20:25

Soddisfazione nella sede del Pp ma resta l'incertezza

Volti sorridenti nella sede nazionale dei popolari spagnoli alla chiusura della giornata di voto per le elezioni generali. Alla pubblicazione degli exit poll delle 20, che danno il partito di centrodestra guidato da Alberto Núñez Feijóo nettamente in testa, si sono intraviste espressioni di soddisfazione tra alcuni dei dirigenti già arrivati nel loro quartier generale di Madrid per seguire i risultati.

Fuori dalla sede intanto, fiato sospeso tra i simpatizzanti del partito già arrivati, con gli occhi incollati ai telefonini per studiare gli scenari ancora incerti dipinti dagli exit poll.

A cura di Redazione
23 luglio - 20:15

Exit poll: "Vince il Pp di Alberto Nunez Feijòo, flop di Vox. Sanchez tiene"

Il Pp di Alberto Nunez Feijòo, secondo i dati forniti dalla tv pubblica Rtve, è il primo partito di Spagna avendo ottenuto tra i 145 e i 150 seggi; il Psoe tiene con una forbice tra i 113 e i 118; Sumar, la coalizione di sinistra guidata da Yolanda Diaz è terzo con 28-31 seggi. Quarta Vox che, invece, esce dimezzata con un numero di seggi tra i 24 e i 27: la scorsa legislatura ne aveva 52.

Bene le forze indipendentiste e locali: Erc 9 seggi, Jxcat 9, Pnv 5, EHbildu 6, Cup 1, Bng 1-2, Cc 1 e Tex 0-1. Di fatto, se i dati ufficiali confermassero questi numeri, per le destre sarebbe molto difficile raggiungere la soglia dei 176 seggi per avere la maggioranza.

A cura di Redazione
23 luglio - 20:10

Chiusi i seggi alle 20.00. Si continua a votare solo alle Canarie

Chiusi i seggi per le elezioni generali in Spagna. Si continua a votare solo alle Canarie che hanno un’ora di fuso orario. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, l’affluenza registrata alle ore 18 è stata del 53,1%, in calo di circa 3,7 punti percentuali rispetto alla precedente tornata elettorale del 2019. Alle 14 era stata invece registrata una crescita di 2,5 punti percentuali. Il dato non include i voti per corrispondenza, per i quali quest’anno c’è stato un record di richieste.

A cura di Redazione
23 luglio - 20:00

In Catalogna l'affluenza più bassa

Lo si legge dai dati diffusi dalla Commissione elettorale di Madrid, che parlano di undici punti in meno rispetto al voto espresso alle urne nel 2019. Questo calo potrebbe influire direttamente sulla riconferma del premier Pedro Sanchez, che confidava nel voto in Catalogna. Parte del movimento indipendentista aveva chiesto l’astensione alle elezioni generali, il che potrebbe spiegare il notevole calo del voto catalano.

A cura di Redazione
23 luglio - 19:30

Come funziona la legge elettorale spagnola

La legge elettorale spagnola risale al 1977. I 350 seggi del Congresso sono assegnati con un sistema proporzionale (senza premio di maggioranza) che tiene conto dei voti presi da ogni partito nelle diverse circoscrizioni. Queste corrispondono pressapoco alle province (la suddivisione amministrative seconda alle comunità autonome) ed eleggono un numero diverso di deputati a seconda della loro estensione.

Al Senato, invece, vige un sistema maggioritario plurinominale: per ogni provincia vengono eletti quattro senatori, con venti seggi determinati dai collegi speciali riservati a isole e città autonome.

A cura di Redazione
23 luglio - 19:00

Voto postale da record: vale il 7% del censimento nazionale

Record del voto per corrispondenza in Spagna, dove prima dell’apertura dei seggi ha votato il 93,8 % degli aventi diritto, pari a circa 2,5 milioni di elettori. Si tratta di circa il 7 % del censimento nazionale che verrà aggiunto al voto espresso alle urne alle 20, quando chiuderanno i seggi per le elezioni politiche anticipate.

A cura di Redazion
23 luglio - 18:00

Cala affluenza al 53,01%: nel 2019 era al 56,85%

Si attesta al 53,01% la percentuale degli aventi diritto al voto che, alle 18, si sono recati alle urne in Spagna per le elezioni politiche anticipate. Lo riferisce la Commissione elettorale. Si tratta di un dato in calo del 3,84% rispetto alle ultime elezioni del 2019 quando, alla stessa ora, aveva votato il 56,85% degli elettori. Il precedente dato sulla affluenza, raccolto alle 14, era del 40,48 per cento.

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23 luglio - 17:00

Ministra Difesa Robles: "Andate alle urne per rendere il Paese migliore"

La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha votato presso la scuola Cristo Rey di Madrid alle elezioni generali in corso oggi, incoraggiando i cittadini a recarsi alle urne “affinchè la Spagna diventi ogni giorno un Paese migliore”. In alcune dichiarazioni alla stampa all’uscita dal seggio elettorale, Robles ha ricordato che il giorno delle elezioni e’ “importante perché il voto è la celebrazione della democrazia” ed ha espresso la sua soddisfazione nel vedere “cosi’ tante persone votare con entusiasmo”.

A cura di Redazione
23 luglio - 15:00

Alberto Núñez Feijóo: "Per la Spagna può iniziare una nuova epoca"

“Non sappiamo con esattezza quale sarà l’esito delle elezioni ma sappiamo che a partire dalle 23 di questa sera, quando comincerà a essere chiaro il risultato, la Spagna può iniziare una nuova epoca e spero e desidero che gli spagnoli decidano in libertà, nonostante le condizioni meteorologiche e tutte le avversità”.

Lo ha detto il leader e candidato del Partito popolare, Alberto Núñez Feijóo, parlando con i cronisti dopo aver votato nel Colegio Ramiro de Maeztu di Madrid. Feijóo è stato accompagnato dalla moglie Eva Cardenas. 

A cura di Redazione
23 luglio - 15:00

Queste non sono elezioni qualunque

Queste non sono elezioni qualunque. Il voto di oggi è un testa a testa tra destra e sinistra, l’ultimo grande appuntamento prima delle elezioni di giugno 2024, quando tutti i cittadini del Vecchio Continente saranno chiamati a eleggere i nuovi membri del Parlamento di Bruxelles e a determinare gli assetti politici della prossima legislatura che governerà le Istituzioni EU.

In serata cala la partecipazione degli elettori spagnoli. Alle 18, si sono recati alle urne il 3,84% in meno degli aventi diritto rispetto alle ultime elezioni del 2019 quando, alla stessa ora, aveva votato il 56,85% degli elettori.

Alle 14.00 la partecipazione nonostante il caldo si attestava al 40,48% in aumento rispetto all’ultima volta alle urne degli elettori spagnoli tenutasi nel 2019 quando si attestò al 37,9%. Ma attenzione perché questo dato non include il voto per corrispondenza, che quest’anno ha raggiunto cifre record con 2,47 milioni di elettori, la cifra più alta dal 2008.

Le urne in Spagna sono aperte dalle 9 alle 20 e sono 37,4 milioni i cittadini chiamati a votare, di cui oltre 2,3 milioni residenti all’estero. Sono 1,6 milioni i ragazzi che voteranno per la prima volta, mentre 2,5 milioni di persone lo hanno già fatto per posta. Le operazioni di scrutinio saranno gestite da 180.000 tra presidenti di seggio e scrutatori, mentre altre 360.000 persone circa sono state pre-allertate come possibili sostituti. I dati ufficiali verranno diffusi a partire dalle 21, perché nelle Isole Canarie l’orario per votare sarà lo stesso ma con un’ora di differenza di fuso.

In gioco c’è il futuro della Spagna, quello del premier uscente Sanchez, socialista, che ha giocato su queste elezioni il tutto per tutto, scommettendo sul fatto che gli spagnoli non vogliano dare il Paese in mano non tanto ai popolari, quando ai post-franchisti di Vox, il partito di estrema destra che forse sarà chiamato al governo se i risultati finali confermassero gli ultimi sondaggi.

Ma in gioco c’è pure il futuro della prossima legislatura a Bruxelles perché queste elezioni, prima di altre (ad esempio quelle polacche di ottobre), proveranno a dare qualche risposta utile per il prossimo anno: riuscirà un Partito Popolare più spostato a destra che in altri paesi ad arginare la marea nera di Vox?

A cura di Redazione
23 luglio - 14:00

Affluenza supera il 40% nonostante il caldo: "Cambiare il Paese ci motiva"

“E’ importante votare e dobbiamo partecipare tutti”. Alcuni elettori hanno optato per votare la mattina presto ed evitare il caldo mentre altri hanno scelto le ore centrali della giornata per evitare code. “Abbiamo bisogno di un cambio in questo Paese, ci motiva di più cambiare che la temperatura”, ha detto un elettore spagnolo fuori dal seggio. Nei seggi si sta facendo fronte al caldo con ventagli, acqua e ventilatori.

A cura di Redazione
23 luglio - 12:00

Santiago Abscal vota al seggio "gli spagnoli decidano il loro futuro"

Il leader del Partito sovranista Vox e candidato alla presidenza del governo, Santiago Abascal, ha espresso il suo voto poco dopo le 11 presso la scuola Cristo Rey di Madrid. In alcune dichiarazioni ai media, Abascal ha dichiarato di auspicare un’affluenza elevata alle urne affinchè “gli spagnoli decidano il loro futuro” e ci sia un “cambio di direzione” nel Paese.

A cura di Redazione
23 luglio - 10:00

Pedro Sanchez al seggio: "Ho delle buone sensazioni"

Lo ha detto il premier, Pedro Sanchez, parlando con la stampa dopo aver votato, in apertura dei seggi. “Volevo ringraziare – ha aggiunto il leader socialista – tutti coloro che rendono possibile queste elezioni, le forze dell’ordine, gli scrutatori, i rappresentanti di lista, anche io lo sono stato da giovane. Sono certo che la Spagna saprà dimostrare al mpondo che è una democrazia forte, in grado di scegliere un governo stabile per i prossimi anni. Ho buone sensazioni: l’unica cosa che posso dire è incoraggiare la partecipazione. C’è molta stampa internazionale a seguire questa giornata e ciò dimostra questo voto non è importante solo per la Spagna ma anche per il resto del mondo”.

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