Alle 12 è scattata la chiusura per la consegna delle liste dei candidati all’ ufficio elettorale del Comune di Napoli, al Parco Quadrifoglio, nel quartiere Soccavo. Sullo scoccare dell’ora si sono accalcati i presentatori delle liste e qualche candidato. Grida, spintoni, decine di persone sulle scale di fronte allo sbarramento della Polizia municipale.

Un gruppo ha cercato di passare dalla finestra uno scatolone con le firme, come riportato dall’Ansa. Poi accese discussioni alla chiusura delle porte con i delegati alla presentazione rimasti fuori. Una consegna travagliata che ha visto anche la dura polemica, alla scadenza del termine delle ore 12, tra i funzionari del servizio elettorale del Comune di Napoli, e due delegati di sei liste civiche, una al Consiglio, “Orgoglio Napoletano'”, e cinque alle Municipalità.

Le liste – secondo quanto hanno riferito i due delegati- avrebbero dovuto sostenere il candidato del centrodestra Catello Maresca. I documenti delle liste sarebbero stati consegnati prima delle 12, ma i delegati sono rimasti all’esterno. Di qui proteste, grida, ed un tentativo di mediazione, che potrebbe portare ad una ammissione in extremis, oppure con riserva. Sul filo della scadenza, forse alcuni minuti dopo, è stata consegnata anche “Prima Napoli” la lista che raccoglie i candidati della Lega.

La lite tra Nonno e Diodato

La consegna delle liste in casa Fratelli d’Italia è finita in rissa con uno scontro fisico prima della consegna ufficiale. Protagonisti della vicenda sono Marco Nonno e Pietro Diodato. I due hanno denunciato l’accaduto sui social.

“Inaudito” – ha scritto Diodato su Facebook – Sono stato aggredito nella sede di Fratelli d’Italia con una testata che mi ha spaccato la fronte, da quel delinquente di Marco Nonno, che voleva impedire la mia candidatura al consiglio comunale e quella dei miei amici nelle municipalità. Spalleggiato da alcuni personaggi ‘palestrati’, utilizzati per la bisogna, ha trasformato la sede del mio partito in un covo personale per imporre la sua legge con la violenza”.

“Siamo scappati per rifuggiarci sotto le insegne della legalità di Catello Maresca – continua il post dell’aspirate consigliere comunale – E con lui, senza alcuna paura combatteremo la buona battaglia. A Napoli, in questo momento, Fratelli d’Italia non è un luogo sicuro per le persone perbene. Pur sapendo che la stragrande maggioranza è costituita da persone perbene, ma è vittima del terrore che esercita questo soggetto”.

Poco dopo è arrivata la versione di Marco Nonno. “Sono ancora impegnato al Parco Quadrifoglio a Soccavo per la presentazione delle liste di Fratelli d’ Italia al Comune e alle Municipalità – ha scritto – Qualche criminale stanotte voleva boicottare la lista del nostro partito rubandoci, nel vero senso della parola, gli incartamenti per il Comune. Denunceremo nelle opportune sedi questo bandito e non arretreremo di un millimetro davanti a questo scempio”.

Redazione

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