Lo spoglio per le regionali in Sardegna è in corso e va davvero a rilento, i primi dati ufficiali, assai irrisori e diffusi dopo ore, danno la candidata del centrosinistra Alessandra Todde avanti rispetto al candidato del centrodestra Paolo Truzzu, e un deputato del partito di Giorgia Meloni mette già le mani avanti e rilascia dichiarazioni che creano scompiglio nel centrodestra.

Il protagonista è Salvatore Deidda, deputato sardo di Fratelli d’Italia nonché presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni. Originario di Cagliari, Deidda commenta dal comitato elettorale del centrodestra i primi risultati che vedono Truzzu inseguire la rivale Todde: “Mi aspettavo questo risultato a Cagliari. Sapevo che non sarebbe stata una passeggiata” commenta intervistato da Rainews24.  Per Deidda “paghiamo il fatto che, forse, in cinque anni non abbiamo governato proprio brillantemente“.

Elezioni Sardegna, Deidda contro il mal governo del suo partito a Cagliari

Parole sincere quelle del deputato meloniano che però non saranno piaciute né allo stesso partito né, soprattutto, alla Lega di Matteo Salvini che voleva come candidato presidente il governatore uscente Christian Solinas. La scelta finale è ricaduta, quasi un mese prima del voto, su Truzzu, sindaco di Cagliari e fedelissimo di Giorgia Meloni. Per Deidda, che si dice “sempre ottimista” perché “la partita si gioca sino all’ultima sezione”, “a Cagliari ci aspettavamo questo risultato, abbiamo preso decisioni senza badare troppo al consenso. Forse non abbiamo spiegato bene ciò che abbiamo fatto. Ma non è ancora finita, non parto sconfitto”.

Sarà poi l’analisi del voto e i risultati dei singoli partiti a cristallizzare o meno le parole di Deidda e il mal di pancia della Lega.

Negativo anche Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia: “Con tutte le cautele del caso la situazione non mi pare positiva” ha spiegato, ospite all’Aria Che Tira su La7. “C’è un giudizio negativo sulla giunta uscente” di centrodestra guidata da Christian Solinas. “C’era un presidente che abbiamo ritenuto di non ricandidare ma la sostituzione non ha ribaltato il giudizio non positivo sulla giunta. Truzzu, sindaco di Cagliari, nella classifica dei sindaci del Sole 24 ore non slittava ai primi posti. Penso che bisognerà riflettere”, ha aggiunto.

Il dietrofront di Deidda: “Stiamo recuperando, è testa a testa”

Da una parte le parole avventate dopo i risultati ufficiali dei primi 10 seggi su 1844 sezioni da scrutinare, dall’altra il richiamino del partito probabilmente da Roma. Fatto sta che poche ore dopo l’autoaccusa lanciata a Fratelli d’Italia, Deidda cambia versione ‘grazie’ a nuovi dati che vedono Truzzu in rimonta. “Non abbiamo mai ritenuto che fosse una passeggiata o una vittoria scontata per noi, si sta invece profilando un testa a testa. Stanno arrivando nuovi dati che stanno modificando i primi. Stiamo vincendo – dice il parlamentare sardo – in molte sezioni dell’hinterland cagliaritano, nel Sarrabus, nell’Oristanese, in Gallura, nel Sassarese”.

Elezioni Sardegna, l’ombra del voto disgiunto

Dai primi dati ufficiali emerge un peso non indifferente (relativo al momento ad una forbice che oscilla tra il  3 e 4%) del voto disgiunto a danno del candidato del centrodestra Paolo Truzzu esponente di Fratelli d’Italia scelto dalla coalizione al posto dell’uscente Christian Solinas. Il sindaco di Cagliari ha il 40,3%, per ora, a fronte del 44,3% di voti espressi per il totale delle sue liste. Alessandra Todde, candidata del Campo largo del centrosinistra, che risulta in vantaggio col 53,7%, ha tre punti in più rispetto al 50,7% raggiunto finora dalle liste.

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Redazione

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