Il progetto per aiutare le persone disabili
“Entro sei mesi il chip di Neuralink nel cervello umano”, la nuova sfida di Elon Musk
![“Entro sei mesi il chip di Neuralink nel cervello umano”, la nuova sfida di Elon Musk “Entro sei mesi il chip di Neuralink nel cervello umano”, la nuova sfida di Elon Musk](https://www.ilriformista.it/wp-content/uploads/2022/12/elon-musk-1-900x600.jpg)
Sembra una trama da film di fantascienza eppure Elon Musk è vicinissimo alla realizzazione di un altro dei suoi ambiziosissimi progetti: impiantare un chip nel cervello umano che permetta a una persona di interfacciarsi direttamente con un dispositivo esterno. Si chiama Neuralink e potrebbe consentire alle persone affette da disabilità la capacità di muoversi e comunicare in completa autonomia. “Mi aspetto che entro sei mesi il primo device di Neuralink sia sperimentato su un essere umano”, ha detto il magnate americano.
Il progetto è stato lanciato nel 2016 e fin ora è stato sperimentato solo su animali. Neuralink ha consentito a una scimmia di giocare a un videogame in modo totalmente autonomo. Il passo successivo è la sperimentazione sull’uomo. “Vogliamo essere molto attenti e soprattutto certi che funzionerà – ha detto Musk – prima di impiantare il chip nel cervello di un essere umano. Ma intanto abbiamo sottoposto alla Fda (l’authority americana sui farmaci e la ricerca medica) tutta la nostra documentazione. Probabilmente – l’auspicio di Musk – in circa sei mesi potremo sperimentare Neuralink su un essere umano”.
La sfida di Neuralink è quella di creare un chip che possa interfacciarsi con dispositivi elettronici complessi per consentire a persone affette da paralisi di riacquistare le loro capacità motorie, ma anche di sfidare le malattie cerebrali degenerative come il Parkinson e l’Alzheimer. Allo studio anche le possibilità offerte dalla simbiosi tra cervello e intelligenza artificiale. Il progetto viaggia con un notevole ritardo rispetto alle previsioni: da cronoprogramma la sperimentazione sull’uomo sarebbe dovuta partire entro la fine del 2022. Ora, Fda permettendo, potrebbe essere arrivato il momento.
© Riproduzione riservata