Il lascito
Eredità Berlusconi, a Marta Fascina la prima parte dei 100 milioni. E Villa Gernetto può finire in vendita
Dopo la morte di Silvio Berlusconi lo scorso 12 giugno e gli accordi ereditari tra i cinque fratelli raggiunti l’11 settembre, si stanno compiendo gli ultimi passi per attuare le sue volontà.
Il nodo più importante da sciogliere riguardava il lascito del Cavaliere di 100 milioni a Marta Fascina, 100 al fratello Paolo, e 30 a Marcello Dell’Utri. Nonostante le iniziali complessità, la situazione sembra risolversi senza problemi: stando a quanto riporta l’Adnkronos, alla compagna dell’imprenditore, per prima fra tutti, sarebbe stata già trasferita una prima tranche dopo essere stata sottratta al patrimonio ereditario.
Il futuro di Villa Gernetto
Ma un punto chiave dell’accordo riguarda anche il futuro di Villa Gernetto, parte del patrimonio della Fininvest. I fratelli dovranno decidere se vendere questa proprietà a Lesmo, vicino a Monza, o destinarla ad altre attività. La residenza era diventata il simbolo del progetto mai realizzato dell’Università della Libertà di Silvio Berlusconi. La dimora è attualmente collegata a importanti partecipazioni in società quotate in Borsa, tra cui Mfe-Mediaset e Mondadori.
Per quanto riguarda la governance – come ricorda il Correre della Sera – i consigli di amministrazione saranno convocati questa settimana, seguiti da assemblee straordinarie il 30 novembre per ratificare gli accordi di settembre. A partire da quel momento, Marina e Pier Silvio Berlusconi avranno congiuntamente il controllo formale della Fininvest, continuando la gestione del gruppo. Nel patto familiare tra i cinque fratelli, si stabilisce un impegno a non cedere le quote Fininvest per 5 anni, un elemento chiave per l’esenzione dalle tasse di successione.
Una volta adottate le nuove regole, il patto tra i cinque fratelli si scioglierà, ma quello tra Marina e Pier Silvio rimarrà, garantendo la solidità del gruppo. Insieme, detengono il 52% del patrimonio Fininvest stimato in circa 4 miliardi e controllano il 76% dei voti in assemblea.
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