Cultura
Esame di maturità, come si svolge tra prove scritte ed orali

Maturità? No. Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione. A volte i vecchi nomi sono più significativi di quelli che troppa burocrazia ha trasformato in realtà che ci allontanano dal valore della scuola. La scuola è la più grande agenzia educativa di tutti i tempi, quella a cui le famiglie affidano i propri figli perché abbiano un futuro più felice del loro. Ma “esame di maturità”, che tutti ci ricordiamo, sottende qualcosa di più: l’essere pronti per scegliere con consapevolezza la propria strada. Quale percorso universitario o Its o di lavoro.
In un Paese sempre più licealizzato e sempre più privo delle figure tecniche che il mercato del lavoro cerca, a giugno, il 17 giugno, 463.133 studenti affronteranno la maturità. Un esame rinnovato lo scorso anno. La seconda prova, quest’anno, sarà affidata ad un Commissario esterno e prevede la verifica su due materie di indirizzo: latino e greco al classico, inglese e discipline tecniche ed aziendali al Turismo, matematica e fisica allo scientifico, topografia ed estimo al Cat (ex geometri). I dati sono indicativi: i maturandi del 2020 sono così divisi: 226.909 nei licei, 144.087 nei tecnici e 92.137 nei professionali. Ma i nostri studenti sono pronti? Essere sottoposti al giudizio di un prof esterno che non li conosce getta nel panico molti studenti, così come le buste – per fortuna abolite – da cui i ragazzi dovevano scegliere lo spunto iniziale del colloquio orale.
Il colloquio è la parte più complessa dell’esame di Stato, ma anche la più interessante. Si divide in tre parti e si svolge in 50 minuti. Lo spunto iniziale è solitamente un’immagine, due versi di una poesia, una formula chimica… da lì si parte per illustrare le proprie conoscenze e competenze. Poi viene presentata l’esperienza di Pcto, ossia Alternanza scuola lavoro (Ministra possiamo tornare al vecchio nome?) ed infine Cittadinanza e Costituzione: diritti e doveri del cittadino e la nostra Costituzione. Questo è il momento in cui gli studenti possono essere veramente se stessi e stupire con i loro talento e il loro valore.
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