Le manovre e le precisazioni
Europa, inizia il valzer dei top jobs: Mario Draghi grande favorito
Ma è davvero partito il grande balletto dei ‘top jobs’ per la prossima legislatura europea? E ha senso che inizi proprio ora? Questa dovrebbe essere la domanda chiave dopo che ieri Repubblica ha dedicato una pagina intera a Mario Draghi come potenziale candidato alla presidenza della Commissione Europea nel 2024. Secondo il quotidiano di Piazza Indipendenza, sarebbe Macron in persona a sostenere la candidatura di Draghi, che prenderebbe il posto di Ursula von der Leyen, orientata invece verso il ruolo di segretaria generale della Nato.
La giornata di ieri è stata quindi in gran parte dedicata alla discussione su questa indiscrezione: almeno in Italia, giacché l’eco di questo chiacchiericcio non ha neppure sfiorato Bruxelles, dove i giornalisti erano tutti impegnati sulle polemiche dopo le parole del premier ungherese Orbàn e sull’esito dell’Ecofin e del trilogo sull’intelligenza artificiale. E così mentre nelle redazioni romane arrivavano copiose dichiarazioni di esponenti politici di vari schieramenti su questa possibilità, quasi tutte positive, mano a mano ci si rendeva conto che al massimo si poteva parlare di una ‘possibilità sul tavolo’, se non proprio di ‘desiderata’ di Repubblica, come qualche commentatore aveva malignamente puntualizzato sin dal mattino.
E sì, perché Ursula von der Leyen sembra fortemente intenzionata a ricandidarsi; perché il Partito Popolare ha tutta l’intenzione di sostenerla nuovamente, come ieri ha rimarcato Tajani in una dichiarazione; perché, come giustamente ha fatto notare nella mattinata a Radio Leopolda l’eurodeputato italiano Nicola Danti, sarebbe necessario anche capire quale gruppo parlamentare sarebbe pronto a intestarsi la candidatura di Draghi, giacché oggi l’ex presidente del consiglio italiano non aderisce a nessun partito.
Insomma, se da più parti sono arrivate parole di massimo apprezzamento per una candidatura di Super Mario, ad iniziare dallo stesso Danti e da Sandro Gozi, europarlamentari di Italia Viva, via via nel corso della giornata si è capito che forse è davvero prematuro iniziare oggi ad affrontare l’argomento. E così in serata è arrivata la classica precisazione: fonti vicine a lui hanno fatto sapere che non è interessato alla presidenza della Commissione Ue. O forse, aggiungiamo noi, non è semplicemente ancora il momento giusto.
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