Piove sul bagnato per Marine Le Pen. Non solo la batosta elettorale al secondo turno delle legislative in Francia. La leader del Rassemblement National ora deve affrontare un’altra inchiesta. Secondo diversi media francesi, infatti, la procura di Parigi ha aperto un’indagine su presunti finanziamenti illeciti nella sua campagna alle elezioni presidenziali del 2022. A riferirlo per prima è l’emittente televisiva Bfmtv.

Inchiesta su Marine Le Pen per finanziamenti illeciti

La procura parigina ha optato per l’apertura di un fascicolo in seguito a un rapporto del 2023 della Commission nationale des comptes de campagne et des financements politiques (Cnccfp), la commissione che vigila sul limite di spesa imposto per legge ai vari candidati durante le elezioni. Secondo il rapporto, infatti, ci sarebbero state alcune irregolarità: un prestito da parte di una persona giuridica a un candidato in campagna elettorale, l’appropriazione indebita di beni da parte di persone con una carica pubblica, frode commessa a danno di un ente pubblico e l’uso di falsi.

Rassemblement National, rivalità tra Le Pen e Bardella

In tutto questo, nelle ore successive alla diffusione dei risultati delle elezioni legislative di domenica, si è accesa quella che sembra una rivalità tra Le Pen e il giovane Jordan Bardella. Quest’ultimo, infatti, a seguito della debacle elettorale ha affermato di prendersi “la sua parte di responsabilità per la sconfitta” del Rassemblement National. Una dichiarazione che da molti è stata vista come una frecciata diretta alla storica leader di Rn, che domenica sera si era affrettata a dire che “la vittoria è solo rimandata”. Una ormai classica reazione di Le Pen dopo le ultime tre elezioni.

Rassemblement National, dimissioni del direttore generale

Nel frattempo il partito di estrema destra francese sembra doversi riorganizzare. La prima testa saltata è quella del direttore generale del Rassemblement National, Gilles Pennelle, che si è dimesso. Pennelle, eletto deputato europeo un mese fa, è stato il principale artefice del cosiddetto “Piano Matignon“, cioè il progetto del partito di Marine Le Pen di portare il Rn alla conquista prima dell’Assemblea Nazionale e poi del governo. Ma a Pennelle è stato imputato qualche errore soprattutto per quanto riguarda la scelta di alcuni candidati, troppo radicali, alcuni additati di essere razzisti, antisemiti o complottisti.

Redazione

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