“Ho fiducia in un calo dei costi delle Bollette nell’aggiornamento odierno Arera”, aveva dichiarato il ministro delle Imprese e made in Italy Adolfo Urso parlando a margine di una riunione al ministero. “L’abbassamento dei prezzi dell’energia è un risultato del governo in sede europea. È stato il governo Meloni – ammetteva – a raggiungere l’obiettivo che si riteneva impossibile: stabilire il price cap sul gas. L’inflazione è scesa in un anno dall’11,8% allo 0,8%, a novembre – ha rivendicato Urso – e anche sui consumi i dati sono estremamente lusinghieri, con un aumento dell’1,7% delle vendite di beni di largo consumo nei supermercati, in volume, a ottobre. Tanto che le famiglie possono guardare con più fiducia al Natale e anche ai regali che devono fare”.

Un’esultanza però strozzata, che ha trovato conferma solo parziale nelle disposizioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente: a partire dal 1° novembre 2023 si è registrata una diminuzione dell’1,3% nella bolletta del gas nel mercato tutelato. Ma pur apprezzando il calo nei costi del gas, non può che notarsi che tale riduzione, pari a soli 19 euro su base annua, sia poco entusiasmante. Questa variazione dimostra, tuttavia, che l’incremento del 12% registrato a ottobre non era dovuto solo a ragioni stagionali, ma bensì a una speculazione, considerando che a novembre la richiesta di gas aumenta rispetto al mese precedente. Tale aumento è riconducibile all’accensione dei sistemi di riscaldamento non solo nelle zone climatiche più fredde, come la zona E (Milano), ma anche nelle zone D (Roma, Firenze, Genova…) e a partire dal 15 novembre nella zona C (Napoli, Bari e Cagliari).

Considerazioni che hanno portato Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, a sottolineare la necessità di una proroga del mercato tutelato e del rinnovo di tutti gli sconti sulla bolletta, almeno per sei mesi, inclusi quelli relativi all’energia elettrica, scaduti dal 1° aprile 2023.

Il punto sulla spesa

Secondo le analisi condotte dall’Unione Nazionale Consumatori, l’effetto dell’1,3% in meno sulla bolletta per una famiglia tipica in regime di tutela si traduce in un risparmio annuale di 19 euro, per la precisione 18,90 euro. La spesa totale nei successivi dodici mesi, considerando prezzi costanti dal 1° novembre 2023 al 31 ottobre 2024, passa da 1486 a 1467 euro per il gas elettrico, contribuendo a un dispendio complessivo di 2231 euro insieme alla componente elettrica da 764 euro. Sebbene la riduzione dell’1,3% rispetto a ottobre 2023 e del 14,4% rispetto a novembre 2022 sia evidente, il confronto con i tempi pre-crisi, come novembre 2020, rileva un aumento significativo del 56,2%. In confronto alla spesa totale del 2020, che ammontava a 975 euro, si evidenzia ora un aumento di 492 euro, pari al 50,5%.

Coldiretti: “Un segnale importante”

“L’inversione di tendenza è un segnale importante per imprese e famiglie”, afferma la Coldiretti. “Il calo della spesa energetica ha un doppio effetto positivo perché aumenta il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma riduce anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’inverno”.

Redazione

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