Netanyahu: "Agiremo per tutto il tempo necessario"
Gaza, diluvio di fuoco nella notte: Israele attacca con missili e carri armati, 115 morti
E’ di almeno 115 un primo bilancio delle vittime provocate dai raid dell’aviazione israeliana nella Striscia di Gaza a tre giorni dall’inizio del conflitto e dopo l’ultima notte di bombardamenti con il lancio, da parte di 160 caccia, di 450 missili per colpire 150 obiettivi palestinesi, compresa una rete di tunnel che sarebbe stata utilizzata dai militanti del partito Hamas.
I feriti sono invece 600 mentre delle 115 vittime, 27 sono minori e 11 le donne. Israele sostiene che la maggior parte delle vittime siano membri di gruppi armati palestinesi o siano state uccise da un razzo di Hamas che è atterrato all’interno della Striscia.
La gaffe sull’invasione via terra
Un portavoce dell’esercito, Jonathan Conricus, ha invece corretto una sua precedente dichiarazione secondo la quale le forze di terra sarebbero già entrate nel territorio di Gaza. Il responsabile ha detto che unità dell’esercito e dell’aviazione stanno conducendo attacchi verso la Striscia con carri armati e artiglieria ma restando dalla parte israeliana del confine. Lungo la frontiera si sarebbero concentrati tra i 3mila e i 4mila soldati.
“Le forze di difesa israeliane – scrive il Times of Israel – sembrano aver indotto erroneamente i media stranieri a credere che l’esercito avesse lanciato un’invasione di terra nella Striscia durante il suo massiccio bombardamento del nord di Gaza. Nella sua dichiarazione iniziale in inglese, l’esercito ha espresso in modo ambiguo dove si trovavano le sue forze di terra durante l’attacco, dicendo che ‘le truppe aeree e di terra dell’IDF stanno attualmente attaccando nella Striscia di Gaza’. Quando è stato chiesto di chiarire la questione, ovvero se ci fosse stata un’invasione di terra, il portavoce dell’IDF Jonathan Conricus ha risposto: ‘Si’. Come e’ scritto nella dichiarazione. In effetti, le forze di terra stanno attaccando a Gaza. Questo vuol dire che sono nella Striscia’”. Parole che Conricus tra l’altro ha ripetuto anche al corrispondente dell’ANSA a Tel Aviv che lo ha chiamato per avere conferma diretta dell’avvio dell’intervento di terra. Ma, continua Times of Israel, sebbene dire che l’esercito era dentro Gaza “fosse tecnicamente corretto”, è stato fuorviante: “Alcune truppe dell’IDF erano effettivamente posizionate in un’enclave tecnicamente all’interno del territorio di Gaza, ma a tutti gli effetti sotto il controllo israeliano. Per questo la loro presenza lì non poteva rappresentare un’invasione di terra”. “Tutto ciò – conclude il Times of Israel – ha portato alla diffusione di notizie false in tutto il mondo, incluso da parte del New York Times e del Washington Post, secondo cui Israele aveva lanciato una campagna di terra nella Striscia di Gaza, cosa che invece non aveva fatto”.
Netanyahu: “Agiremo per tutto il tempo necessario”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che Hamas pagherà un prezzo alto per i lanci di missili contro la popolazione israeliana e che “l’operazione continuerà per tutto il tempo necessario. Agiremo con tutte le nostre forze contro i nemici all’esterno e contro i fuorilegge all’interno per riportare la calma nello Stato di Israele”.
Media locali riferiscono di famiglie palestinesi che stanno scappando dal Nord della Striscia verso Gaza City a causa di quello che viene descritto come un vero e proprio diluvio di fuoco. L’agenzia stampa palestinese Wafa riferisce di due morti e una dozzina di feriti a Beit Lahia. Ieri l’esercito aveva dispiegato al confine con la Striscia unità di fanteria e corazzati e richiamato 9,000 riservisti. L’esercito ha ordinato alla popolazione israeliana nel raggio di 4 chilometri dalla Striscia di rimanere chiusi nei rifugi fino a nuova comunicazione. Nel corso della notte si è registrata un’altra vittima israeliana a Sderot.
Prime Minister Benjamin Netanyahu, tonight:
“We are dealing with a campaign on two fronts. The first front – Gaza. I said that we would exact a very heavy price from Hamas and the other terrorist organizations. pic.twitter.com/5eHS8QZ3Mv— PM of Israel (@IsraeliPM) May 13, 2021
Sono circa 2.000 i razzi e i colpi di mortaio lanciati dalla Striscia di Gaza in direzione di ISRAELE da lunedì scorso, dall’inizio delle ostilità tra ISRAELE e Hamas. Lo rendono noto le forze israeliane (Idf), secondo quanto riportano i media locali. La maggior parte dei razzi diretti verso aree abitate di ISRAELE sono stati intercettati dal sistema Iron Dome.
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