Dopo la Gran Bretagna, anche la Germania prolunga il lockdown. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha raggiunto l’accordo con i 16 lander statali ed ha esteso l’attuale blocco del Paese, in vigore dal 16 dicembre scorso, per altre tre settimane, fino al 31 gennaio, con scuole e asili nidi chiusi. Merkel ha annunciato una stretta ai contatti sociali, in linea con le misure imposte all’inizio della pandemia a marzo, e che hanno chiesto nuove restrizioni alla circolazione per le persone che vivono in aree con tassi di infezione particolarmente elevati.

La decisione è arrivata mentre i nuovi casi di coronavirus e le morti stanno correndo a livelli ostinatamente alti e i funzionari restano incerti sull’effetto che le vacanze di Natale e Capodanno abbiano avuto sulla situazione. Sarebbe stata concordata inoltre una limitazione degli spostamenti entro 15 chilometri nelle zone rosse ad alta incidenza del virus (superiore ai 200 nuovi contagi in 7 giorni ogni 10.000 abitanti).

La Germania ha registrato altri 944 morti per il Covid-19, che portano a 35.518 il totale dei decessi dall’inizio della pandemia. Secondo i dati del Robert Koch Institute, nelle ultime 24 ore sono stati confermati 11.897 nuovi casi, per complessivi 1.787.410 contagi. Sono invece 317.000 i vaccini effettuati in tutto il paese.

Per ridurre i contatti i tedeschi, come già in primavera, potranno incontrare privatamente una sola persona non convivente o della propria cerchia famigliare, mentre fino ad ora gli incontri privati erano consentiti fino a 5 persone. E’ quanto scrive l’edizione online del Die Welt che ha visionato la bozza.

La variante del coronavirus scoperta nel sud dell’Inghilterra e accertata anche in Germania richiede “una particolare attenzione” ammonisce Merkel. La mutazione del virus è “un motivo in più per la riduzione dei contatti”. In generale, l’obiettivo delle nuove misure “è di tornare a scendere sotto le 50 nuove infezioni su 100 mila abitanti nei sette giorni”, ha spiegato ancora Merkel.

Sui vaccini la cancelliera tedesca apre alla Russia. Secondo quanto rende noto il Cremlino, con Vladimir Putin si è parlato al telefono di una possibile cooperazione nella produzione di vaccini contro il covid.

Redazione

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