Chissà se è stata un’idea del nuovo stregone della comunicazione Giovanbattista Fazzolari oppure se Giorgia Meloni ha marcato visita al ricevimento organizzato dal presidente Usa Joe Biden per via dello stress di cui si fa tanto parlare nei corridoi dei Palazzi della politica. Fatto sta che l’immagine della premier che va a mangiare in pizzeria e salta la cena con il capo della Casa Bianca e gli altri leader internazionali non è delle migliori. Non si tratta di “photo opportunity”, come si è giustificato sbrigativamente lo staff di Palazzo Chigi. Si tratta di difendere quell’interesse nazionale che nelle parole di Meloni dovrebbe essere la bussola dell’azione del governo di centrodestra. Altro che sovranisti. “Il nostro governo non sta brillando per iniziativa politica. Meloni avrebbe dovuto essere ieri al vertice con Biden e non in pizzeria. Quel vertice non era solo una photo opportunity. A quei vertici si stabiliscono relazioni e se vuoi giocare un ruolo lo giochi facendo alleanze e non andando in pizzeria”, dice Matteo Renzi parlando alla Stampa Estera a Roma.
Alleanza quanto mai necessarie, soprattutto in un momento in cui l’Italia è alle prese con un’ondata migratoria senza precedenti. Un’emergenza che si affronta soltanto giocando di sponda a livello internazionale. In tutti i tavoli. Da quelli ufficiali ai ricevimenti, come quello di martedì sera al Metropolitan Museum di New York. Un appuntamento importante, perché è il tradizionale evento organizzato dal presidente degli Stati Uniti in occasione dell’Assemblea Generale dell’Onu. Biden – del quale Meloni si vanta di essere una grande alleata – ha ricevuto i suoi ospiti, arrivati nella Grande Mela per l’Unga. Ma la premier italiana non c’era. Le circostanze dell’assenza, purtroppo, sembrano confermare i peggiori luoghi comuni sugli italiani indolenti che preferiscono la pizza e gli spaghetti alle questioni serie. Si perché, incredibile ma vero, mentre il numero uno della Casa Bianca incontrava i leader del mondo libero Meloni si trovava in un ristorante italiano di New York a pasteggiare a base di piatti tipici italiani. Biden al Met al ricevimento, l’inquilina di Palazzo Chigi da Ribalta a degustare “spaghettoni al pomodoro” e pizza. Una cena a tutto relax nel cuore di Manhattan, in uno dei locali di cucina italiana più famosi d’America. Tutto legittimo, dato che anche lo stesso Renzi in passato ha frequentato il ristorante. Ma si doveva evitare la cena con famiglia e amici durante il ricevimento di Biden.
“Meloni ha sbagliato a non andare al ricevimento del presidente Usa Joe Biden. Sarebbe stata buona creanza rimandare la pizza con la figlia”, ha detto ancora Renzi mercoledì sera a Stasera Italia su Rete 4. “Ai vertici internazionali se ti chiama il presidente degli Stati Uniti vai, questa è la mia idea dei rapporti istituzionali”, ha aggiunto il senatore ed ex presidente del Consiglio. Come dicevamo, hanno un retrogusto grottesco le spiegazioni fornite dall’entourage di Meloni dopo l’uscita della notizia dell’assenza della premier italiana alla prestigiosa e importante cena con Biden. Da Palazzo Chigi spiegano che Meloni ha “continue occasioni di scambio con il presidente americano”. Lo staff della premier si giustifica dicendo che la presidente del Consiglio ha visto il presidente Usa “da ultimo giusto pochi giorni fa in occasione del G20 in India”. E poi un crescendo di surrealtà, con più di un pizzico di supponenza nei confronti degli altri leader che invece hanno scelto di partecipare alla cena al Met. Meloni “non aveva bisogno di mettersi in fila per avere un’altra photo opportunity”, spiegano i collaboratori del capo del governo ai cronisti al seguito della delegazione italiana.
Il debutto di Meloni alle Nazioni Unite è stato tutto contraddistinto da una gestione confusionaria dell’agenda. Puntellato da misteri, gialli e cambi di programma. Il nervosismo che si respira a Palazzo Chigi traspare dai movimenti schizofrenici della premier a New York. Meloni infatti ha disertato anche la sessione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il giallo comincia alle 11 e 30 di martedì, con un messaggio sulla chat dell’Ufficio Stampa di Palazzo Chigi. Si legge che la premier non parteciperà al dibattito in Consiglio di sicurezza dedicato alla guerra in Ucraina. Non proprio bazzecole. Al suo posto interviene il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Poi lo Staff fa sapere che Meloni ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che ha visto, in alcuni bilaterali, i leader di Algeria, Ruanda e Malawi e il primo ministro canadese Justin Trudeau. Ma pare che alla fine sia saltato anche il faccia a faccia con il presidente algerino. “Giorgia Meloni è alle Nazioni Unite, dove volete che sia? La priorità è l’immigrazione”, la scusa accampata da Tajani per il mancato intervento della premier durante la sessione speciale del Consiglio di Sicurezza al Palazzo di vetro. Un discorso che era fissato in agenda, a differenza del ricevimento al Met, che non compariva fin dall’inizio. Meloni ha “bucato” anche la consueta visita all’ambasciata italiana. In compenso spazio alla cena al ristorante Ribalta dei napoletani Rosario Procino e Pasquale Cozzolino. Procino conferma: “Meloni ha preso gli spaghettoni al pomodoro, il ‘must’ della casa, i suoi la pizza”. E poi dice: “È sempre importante essere presi in considerazione per quel che facciamo anche per il made in Italy”. Il problema, più che altro, è stato il tempismo della visita di Meloni al rinomato ristorante italiano.

Giulio Baffetti

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