“Non possiamo certo sentirci traditi dall’Egitto dopo quello che hanno fatto a nostro figlio. È il fuoco amico che ci amareggia. È il nostro Stato che ci ha traditi. La vendita delle armi all’Egitto e’ un tradimento per tutti gli italiani“. Lo dicono Paola e Claudio Regeni, i genitori di Giulio, in collegamento con PropagandaLive su La7
“In questi quattro anni e mezzo abbiamo visto tante zone grigie, dell’Egitto e dell’Italia, tanta ipocrisia. La vendita di queste due navi e di altre armi e’ la ciliegina sulla torta di questa ipocrisia. Basta atti simbolici, ora cose concrete“, aggiungono.

Il riferimento è alle trattative per la fornitura delle fregate Fremm di Fincantieri all’Egitto che come ha ricordato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla Camera, durante il question time”è tutt’ora in corso”.

“Il tema delle vendita di armamenti all’Egitto – ha detto il titolare della Farnesina – va affrontato tenendo presente due ordini di valutazioni, entrambe importanti: le regole e la sensibilità politica”.

Il ministro ha però sottolineato che “resta ferma la nostra incessante richiesta di progressi significativi nelle indagini sul caso del barbaro omicidio di Giulio Regeni. Il governo e le istituzioni italiane continuano ad esigere la verità dalle autorità egiziane attraverso una reale, fattiva ed efficace cooperazione”.