Giuseppe Conte è salvo, almeno in Tribunale. La clamorosa batosta presa alle elezioni comunali di domenica viene ‘mitigata’ sul piano personale dalla decisione del tribunale di Napoli che ha rigettato la richiesta di istanza cautelare di sospensione del nuovo statuto del Movimento 5 Stelle e dell’elezione dello stesso Conte come presidente.

La richiesta era stata avanzata nelle scorse settimane da alcuni attivisti pentastellati nell’ambito del ricorso contro le votazioni degli iscritti del marzo scorso.

Gli attivisti, sostenuti dall’avvocato Lorenzo Borrè, avevano spedito l’atto di citazione ad aprile contestando le votazioni bis sullo stato del Movimento, sulla successiva elezione a presidente di Conte e di tutte le altre cariche di partito, dai 5 vicepresidenti ai probiviri, fino al comitato di garanzia.

Quella del Tribunale di Napoli “è un’ordinanza molto ben motivata e articolata, sicuramente tocca tutti i punti nevralgici del ricorso e dà piene ragioni alle tesi del Movimento“, commenta all’Adnkronos l’avvocato Francesco Cardarelli, uno dei legali che ha assistito Conte e i 5 Stelle.

È sicuramente” una vittoria di Conte, “visto che il ricorso è stato respinto, sia pure in sede cautelare. Colpisce l’articolazione dei ragionamenti. Dalla convocazione dell’assemblea alla non rilevanza del regolamento alla sostanziale democraticità delle regole previste nel nuovo statuto: il Tribunale ci ha dato ragione“. Dunque, osserva l’avvocato Cardarelli, il nuovo statuto “rispetta le regole di democrazia interna.

Il Tribunale di Napoli ha respinto il ricorso in sede cautelare contro lo Statuto e le democratiche scelte dei nostri iscritti sul futuro del M5s. Andiamo avanti, con forza e determinazione per il rilancio del nuovo corso”, ha commentato invece su Twitter Conte.

Lo scontro interno

Eppure il clima all’interno del Movimento resta tesissimo dopo l’esito fallimentare delle amministrative. A riaccendere la miccia è bastata una sola frase del senatore Mario Turco, fedelissimo dell’ex premier. L’esponente tarantino dei 5 Stelle, in una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, ha parlato così del riconfermato presidente del partito: “Sia chiaro, senza il presidente Conte i 5 Stelle, di fatto, non esistono”.

Apriti cielo. Le dichiarazioni di Turco sono state ritenute, non a torto, la negazione stessa dei principi del Movimento, a partire dal “uno vale uno” delle origini. E infatti il deputato Sergio Battelli, deputato M5s e presidente della Commissione Politiche Ue, ha tuonato sui social: “Parole vergognose dai vertici M5S. Ma stiamo scherzando? Siamo passati dal movimento 5 stelle al movimento 1 Conte. Io non ho più parole”.

Redazione

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