Cdm lampo, nessuna modifica
Governo sotto di sei voti sul Def, scostamento respinto: “I deputati non si rendono conto”

La Camera dei deputati ha respinto la risoluzione proposta dalla maggioranza che autorizza lo scostamento di bilancio per 3,4 miliardi nel 2023 e 4,5 miliardi nel 2024. Al momento del voto i sì sono 195, i no 19, 105 gli astenuti. La Camera respinge. Scatta l’applauso tra i banchi dell’opposizione. Per l’approvazione, infatti, è richiesta la maggioranza assoluta, pari a 201 voti. Alla Maggioranza mancano sei voti, pesano le molte assenze. Una riunione del Consiglio dei ministri è stata convocata per oggi alle 18.30. E’ quanto si apprende da fonti di governo.
Secondo quanto riportato dalle agenzie sono 25 i deputati di maggioranza che non hanno partecipato al voto alla Camera sulla risoluzione di maggioranza sulla richiesta di scostamento, pur non risultando in missione. È quanto emerge dal tabulato dell’aula. I voti mancanti sono 5 da FdI, 9 da FI e 11 dalla Lega. La risoluzione non ha raggiunto la maggioranza assoluta richiesta per 6 voti (ha ricevuto 195 sì, ma ne servivano 201). “Nessun problema politico, è che i deputati o non sanno o non si rendono conto”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti uscendo dall’aula della Camera, visibilmente irritato. Qualche minuto dopo è il suo vice, Maurizio Leo, a spiegare che servirà una riunione del Consiglio dei ministri – già fissato per le 18.30 – per una nuova richiesta di autorizzazione al Parlamento, modificando i saldi. Quindi un nuovo passaggio alle Camera e al Senato, prima in commissione Bilancio, poi in aula.
In Aula scoppia il caos. Dai banchi del Pd monta la protesta. “La maggioranza, con i numeri che ha, si è dimostrata incapace di approvare il primo atto di programmazione economica, avete fallito”, dice la capogruppo dei dem Chiara Braga. “Siete degli incapaci: dite ai percettori di reddito di cittadinanza di andare a lavorare. Ma veniteci voi a lavorare. Il presidente Meloni vada subito al Quirinale a farsi guidare. State creando una instabilità finanziaria che non possiamo permetterci”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Francesco Silvestri di M5S. Ora bisognerà fare delle modifiche per varare un nuovo Documento di economia e finanza e una nuova relazione con uno scostamento diverso anche di una cifra minimale. Una riunione del Consiglio dei ministri è stata convocata per oggi alle 18.30 per l’esame del seguente ordine del giorno: Documento di economia e finanza 2023, ai sensi dell’articolo 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196.
Il Consiglio dei ministri convocato subito dopo che la Camera ha respinto la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio, si è concluso dopo appena pochi minuti, una riunione lampo. Secondo quanto riportato dall’Ansa, a quanto apprende da fonti di governo, il Def non ha subito modifiche rispetto a quello già trasmesso. È stata modificata solo la Relazione. L’Aula del Senato è convocata domani alle 14, si inizierà con le dichiarazioni di voto in diretta televisiva, poi si passerà al voto del Def e dello scostamento. Lo ha comunicato in Aula al Senato il presidente del Senato Ignazio La Russa comunicando le decisioni della Capigruppo. “Non essendo stata raggiunta la maggioranza assoluta al Def alla Camera – ha spiegato – il governo ha ritenuto opportuno riconvocarsi per riformulare la relazione sullo scostamento. Benchè si sia regolarmente votato anche il Senato dovrà rivotare sulla nuova relazione e quindi su una nuova risoluzione“. Prima potrebbero essere convocate le commissioni.
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