Allarme rientrato sui fondi del Pnrr e polemiche con la Lega, e in particolare con il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari che aveva ipotizzato la rinuncia a parte dei 191,5 miliardi su cui l’Italia potrà contare se rispetterà gli accordi presi con Bruxelles. Giorgia Meloni tira dritto e, nonostante le divergenze interne alla sua maggioranza e le critiche all’ex governo Draghi per i presunti ritardi, assicura di non essere preoccupata dai ritardi accumulati e dai progetti da ultimare entro il 2026.

A margine della visita al Vinitaly di Verona, Giorgia Meloni è netta parlando del dossier che sta seguendo il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto. Un lavoro che punta piuttosto a “sistemare le criticità” per arrivare a una “rimodulazione” dei fondi del Pnrr.

La gestione dei fondi del Pnrr è stato uno dei temi affrontati dalla premier nell’incontro dello scorso venerdì con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  “Stiamo lavorando molto – ricorda – anche per favorire soluzioni a problemi che oggi nascono ma che non sono figli delle scelte di questo governo. La Commissione europea su alcuni progetti che erano già inseriti nel Pnrr sta chiedendo maggiore documentazione, noi la stiamo fornendo. Mi pare però che complessivamente il clima di collaborazione sia ottimo”. “Su alcune cose – prosegue Meloni – bisogna verificare la fattibilità. Però è oggetto di una interlocuzione con la Commissione sulla base di quello che noi riteniamo essere necessario per spendere queste risorse al meglio”.

Poi smonta l’ipotesi leghista avanzata da Molinari che ha scatenato subito la reazione delle opposizioni. “Non prendo in considerazione l’ipotesi di perdere le risorse – assicura Meloni -. Prendo in considerazione l’ipotesi di farle arrivare a terra in maniera efficace e tutto il lavoro che questo richiede è un lavoro che noi faremo”.

Ipotesi assolutamente “fuori discussione, non è mai stata sul tavolo del governo né su quello del negoziato” con Bruxelles, chiariscono fonti di governo ‘correggendo’ subito la linea dopo la dichiarazione del leghista definita “leggermente sgrammaticata” rispetto al lavoro che sta portando avanti l’esecutivo.

Dal Quirinale, infine, arrivano precisazioni e smentite sulla ricostruzione fatta da alcuni media nei giorni scorsi. In una nota, il Colle ha accolto con “divertito stupore” una “ricostruzione decisamente fantasiosa fatta da diversi quotidiani sugli incontri” di Mattarella “nei giorni scorsi”. “Non è vero che il presidente abbia parlato con Mario Draghi di Pnnr, né che lo abbia incontrato ventiquattr’ore prima della colazione con il Presidente del Consiglio né tantomeno in giorni realmente precedenti – è la precisazione del Colle -. Né che vi sia stato, nello stesso arco di tempo, un analogo incontro con il Commissario Ue Gentiloni”.

Redazione

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