Kyriakos Mitsotakis, 54 anni, attuale Primo Ministro e leader del partito conservatore Nuova Democrazia, è il vincitore di questa tornata elettorale: probabilmente non avrà i numeri per governare da solo e dovrà allearsi con altri (o scegliere di andare al secondo turno di votazioni, a luglio), ma certamente il distacco con gli altri partiti è grande e ben superiore a quello delle elezioni politiche del 2019.

I voti che stanno arrivando con una certa celerità – che in Italia ci sogniamo – rendono schiacciante la vittoria di Mitsotakis, ma senza la maggioranza assoluta: con l’89% dei voti scrutinati, 40,81% sarebbe il risultato per Nuova Democrazia, mentre Siriza sarebbe al 2o,07% e PASOK al 11,61%. I comunisti di KKE sarebbero al 7,17% e l’estrema destra di EL sarebbe al 4,46%.

Mitsotakis e Nuova Democrazia sarebbero quindi ad un passo dalla maggioranza assoluta (151 seggi). Questa la ripartizione di seggi ormai stabilizzata:
#ND|Centrodestra: 145 #SYRIZA|Sinistra: 72 #PASOK|Centrosinistra: 41 #KKE|Comunisti: 26 #EL|Estrema Destra: 16

Nelle ultime elezioni politiche del 2019 Nuova Democrazia prese il 39,85% dei voti, Siriza il 31,53% e PASOK l’8,10%.

“I dati delle urne sono chiari: il messaggio è che Nuova Democrazia deve governare in autonomia”, ha dichiarato Mitsotakis. “La speranza ha sconfitto il pessimismo” ha aggiunto il premier in carica, ribadendo il suo impegno “a lavorare ancora di più per onorare la fiducia” dei cittadini. “La matematica della rappresentanza proporzionale porta a vicoli ciechi” ha aggiunto, lasciando intendere che punta non certo ad una alleanza col PASOK (peraltro molto difficile) ma piuttosto a nuove elezioni, col nuovo sistema elettorale, per formare un governo monocolore.

Il sistema costituzionale ed elettorale greco è abbastanza complicato. I seggi oggi saranno assegnati con sistema proporzionale ed una soglia di sbarramento del 3%. Se, come appare probabile visti i risultati, nessun partito avrà la maggioranza dei seggi, l’incarico di formare il governo viene assegnato dal Presidente della Repubblica al leader del partito più votato ed in caso di insuccesso, al secondo e poi al terzo. Diversamente è previsto un secondo turno che si terrà o il 25 giugno o il 2 luglio e che si svolgerà secondo un nuovo sistema elettorale, fatto approvare recentemente da Nuova Democrazia, che prevede un premio di maggioranza per il partito più votato (e la maggioranza assoluta per il partito che, come sta accadendo oggi con Nuova Democrazia, superasse il 40% dei voti).

Kyriakos Mitsotakis è un politico greco nato ad Atene il 4 marzo 1968. È leader del partito di centro-destra Nuova Democrazia. Ha studiato presso l’Università di Harvard e la Stanford University. Ha ricoperto vari incarichi nel governo greco, tra cui quello di ministro degli affari amministrativi e delle riforme. È diventato primo ministro della Grecia il 8 luglio 2019.

Il partito Nuova Democrazia è stato fondato nel 1974 ed è un partito politico di centro-destra in Grecia. Sin dalla sua creazione, il partito ha sostenuto politiche economiche liberali e ha dato enfasi alla stabilità e ala crescita. Ha ottenuto numerosi successi elettorali, formando governi e svolgendo un ruolo significativo nella politica greca. Il partito ha avuto diversi leader nel corso degli anni, tra cui Konstantinos Karamanlis, Kyriakos Mitsotakis e Antonis Samaras.

Negli ultimi anni, la Grecia è stata coinvolta in uno scandalo di intercettazioni che ha scosso il panorama politico del Paese. Lo scandalo è emerso nel 2015, quando è stato rivelato che l’Autorità Indipendente di Regolamentazione delle Comunicazioni (EETT) aveva intercettato illegalmente le comunicazioni di numerose persone, tra cui politici, giornalisti e attivisti. Le intercettazioni illegali sono state effettuate senza un mandato giudiziario e hanno sollevato gravi preoccupazioni per la violazione della privacy e per la libertà di stampa. Sono stati coinvolti diversi funzionari dell’EETT, che sono stati sospesi o licenziati a seguito delle indagini. Lo scandalo delle intercettazioni ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’etica delle istituzioni greche, e ha portato a un dibattito pubblico sul ruolo e sui poteri delle agenzie di sorveglianza. Le indagini sull’intera vicenda sono ancora in corso, al fine di identificare i responsabili e garantire che simili abusi non si ripetano in futuro.

Alessio De Giorgi

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