Il medico
Ha combattuto il colera ed è tornato in corsia per il covid: Franco Faella sarà il primo vaccinato a Napoli

Arriverà domenica 27 dicembre, in occasione del Vaccine-day europeo, la prima fornitura di vaccino anti-coronavirus in Campania. Arriveranno a Napoli le 144 fiale del farmaco Pfizer-BioNTech, che garantisce dopo la seconda inoculazione una protezione del 95% contro il coronavirus. Il vaccino già scongelato – va conservato a circa -70 gradi centigradi – sarà consegnato all’Asl Napoli 1 che poi lo distribuirà secondo il piano della Regione. La prima dose verrà iniettata all’ospedale Cotugno, centro specializzato in malattie infettive e riconosciuto a livello mondiale (come dal servizio di SkyNews Uk della scorsa primavera), primo avamposto contro la pandemia in Campania. La prima persona a essere vaccinata in Napoli e in Campania sarà un medico: una scelta simbolica, come succede in questa fase in tutto il mondo.
La prima vaccinata in assoluto è stata Margaret Keenan, 91 anni, nelle West Midlands inglese – il Regno Unito è stato il primo Paese a partire con la distribuzione e la somministrazione l’8 dicembre – come rappresentante della fascia di popolazione più a rischio. Negli Stati Uniti la scelta è ricaduta sulla direttrice del dipartimento di terapia intensiva del Long Island Jewish Medical Center, Sandra Lindsay, afroamericana. Anita Quidangen, infermiera in una casa di riposo di Toronto, la prima a essere vaccinata in Canada. Stessa scelta in Italia: il primo vaccinato sarà Claudia Alivernini, 29 anni, di Roma, infermiera, lavora presso il reparto malattie infettive dell’Ospedale Spallanzani ma ha anche curato presso il loro domicilio molti anziani. A Napoli, la prima dose, andrà al medico Franco Faella.
E alla scelta simbolica si aggiunge una storia simbolica. Franco Faella, la scorsa primavera, alla pensione in isolamento ha preferito tornare in corsia. È stato direttore del dipartimento infettivologico dell’Ospedale Cotugno, dove era arrivato nel 1970, e da dove aveva affrontato l’emergenza del 1973, quella dell’epidemia di colera. “Ero in corsia al Cotugno nel 1973 durante il colera – confessò all’Ansa – Ma questa epidemia è un’altra cosa, mai visto nulla del genere”. A 74 anni, a cinque anni dalla pensione, Faella ha risposto presente alla richiesta dell’Asl Napoli 1 per mettere a disposizione la sua conoscenza per allestire il reparto covid dell’Ospedale Loreto. Il suo commento alla notizia del vaccino: “Ne sono orgoglioso”. Qualche settimana fa in un’intervista a Repubblica, “io andrei addirittura a Londra a vaccinarmi”, aveva detto. “Vedo tanta gente per strada, sicuramente è da condannare tutto questo. E bisogna che i mezzi di informazione insistano. Si deve evitare che una bella giornata o un pomeriggio festivo rappresenti un momento di aggregazione e pericolo”.
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