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Hamas ritarda rilascio ostaggi e minaccia Israele che risponde: “Se non libera entro 24 ore è guerra”
Il secondo gruppo di ostaggi israeliani designati per essere liberati dalla prigionia di Hamas, nell’ambito di un accordo di tregua con Israele, non è ancora stato trasferito ai mediatori della Croce Rossa. Lo ha riferito la radio israeliana Kan. I negoziati per lo scambio sono ancora in corso, ha dichiarato l’emittente.
Primo gruppo rilasciato ieri, la gioia degli israeliani
Il primo gruppo di ostaggi e prigionieri di entrambe le parti è stato rilasciato ieri in base a un accordo di tregua di quattro giorni. Sabato, diversi funzionari palestinesi hanno accusato Israele di non aver rispettato l’accordo, in particolare i criteri dell’ordine di rilascio dei prigionieri palestinesi.
Questa sera, l’ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam, hanno dichiarato che il rilascio del secondo gruppo di ostaggi israeliani sarà rimandato fino a quando Israele non rispetterà l’accordo.
Ultimatum di Israe20le: entro 24 ore sarà guerra
“Hamas sa che se gli ostaggi non saranno rilasciati entro la mezzanotte, l’esercito riprenderà le operazioni di guerra. E quindi sta cercando di controllare la narrativa”. Lo hanno detto funzionari della sicurezza israeliana, citati da Ynet.
Hamas ha cambiato il percorso del viaggio
Le stesse fonti hanno detto che nelle ultime ore, prima che avvenisse lo scambio concordato, Hamas “ha cambiato il percorso del viaggio e del trasferimento dei rapiti contrariamente al piano” prestabilito.
Poi – a fronte delle denunce di Hamas sull’ingresso degli aiuti a Gaza – hanno sottolineato che Israele “ha trasferito nel nord della Striscia di Gaza ben 61 camion di aiuti umanitari sui 200 passati oggi, tra cui cisterne di carburante e gas”
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