Oggi è stata emessa un’altra condanna per i membri della banda di Marco e Gabriele Bianchi, i due fratelli accusati di omicidio volontario per l’uccisione il 6 settembre scorso a Colleferro di Willy Monteiro Duarte, il 21enne di origine capoverdiana morto dopo un pestaggio violento.

Secondo la sentenza, i fratelli Bianchi, insieme ai loro amici, erano soliti seminare il terrore nei Castelli Romani, tra Lariano e Velletri, dove facevano affari spacciando droga. Un business però che non lasciava scampo a coloro che tardavano a saldare i debiti, anche minimi. Dopo le minacce e gli insulti, scattava il pestaggio a colpi di MMA per la vittima. La stessa tecnica marziale usata per per l’uccisione di Willy Duarte.

I fatti risalgano al 2019

Gli episodi di violenza e spaccio di sostanze stupefacenti, ripetuti negli anni, sono finiti nel mirino delle indagini svolte dai carabinieri. A giugno 2019, un anno prima dell’uccisione del giovane di origine capoverdiana, i fratelli Bianchi con Andrea Cervoni e Omar Shabani hanno minacciato e picchiato un ragazzo di Lariano per pagare subito un debito non saldato di qualche decina di euro per l’acquisto di una dose di droga. La rissa si è trasformata in un pestaggio violento, che ha coinvolto anche il padre del giovane intervenuto per prendere le difese del figlio. Il ragazzo di Lariano avrebbe ricevuto anche pressioni per ritirare la denuncia sporta contro i fratelli Bianchi e i loro amici.

La condanna

Per il 21enne di Artena Andrea Cervoni, difeso dall’avvocato Emanuele Farelli, il pubblico ministero ha chiesto sei anni e mezzo di reclusione, ma il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri, Gisberto Muscolo, ha ritenuti per l’imputato sufficienti tre anni.
Per le stesse vicende, i Bianchi sono già stati condannati, sempre in primo grado, a cinque anni e quattro mesi di reclusione e il loro amico Orlando Palone a due anni e otto mesi, mentre Omar Shabani ha patteggiato a quattro anni e otto mesi.

Andrea Lagatta

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