Vaccino o lockdown. E’ la minaccia di Vincenzo De Luca ai cittadini napoletani. Nel giorno in cui il governatore della Campania firma una ordinanza che scatenerà inevitabilmente polemiche tra i proprietari di bar e ristoranti perché vieta il consumo di alcolici all’aperto dalle 22 all’alba (salvo per chi è seduto al banco o ai tavoli), arriva un ultimatum ai residenti nel capoluogo partenopeo. “Se continua in questo modo la campagna di vaccinazione a Napoli noi andiamo verso un nuovo lockdown nel giro di pochi mesi” ha annunciato De Luca nel corso della consueta diretta social del venerdì.

I dati sono preoccupanti: “Per quanto riguarda la Napoli 1, ieri fra i tanti cittadini convocati per prima e seconda dose se ne sono presentati un numero limitatissimo. Ad oggi, su 839mila cittadini residenti e vaccinabili, vi sono 317mila non adesioni. Non è un dato sostenibile – tuona De Luca -. Questo dato significa andare pari pari verso il lockdown dopo settembre. E’ bene parlare chiaro così ognuno si assume le sue responsabilità”.

Dati che vengono ulteriormente chiariti da Ciro Verdoliva, manager dell’Asl Napoli 1 Centro: “Dai dati sulla piattaforma dell’Asl Napoli 1 emerge che il 62% dei cittadini ha aderito al vaccino e di questi il 95% ha già ricevuto almeno la prima dose”. Interpellato dall’Ansa, il direttore generale spiega che alcuni cittadini, che si sono regolarmente prenotati, sono stati convocati anche tre volte e non si sono mai presentati: “C’è una fetta di napoletani – spiega Verdoliva – che non ne vuole sapere. Oggi rileviamo la conferma di una presa di distanza dalla campagna vaccinale di una ampia fetta di cittadini napoletani”. A 24 ore infatti dall’apertura della piattaforma per i due open day a Napoli per la prima dose con vaccino Pfizer (con richiamo a 21 giorni), solo l’11% dei posti disponibili sono stati prenotati. In 24 ore sono appena 860 i cittadini tra i 12 e i 59 anni  che hanno aderito alla campagna su 8.120 dosi disponibili.

Il rischio variante Delta e i primi focolai

“Apprendiamo che si sta diffondendo la variante Delta e che la Campania ha già dei focolai di questa variante” aggiunge De Luca. “Se consideriamo il fatto che chi ha fatto solo la prima dose non è al riparo dalla variante Delta, e se consideriamo il fatto che mancano all’appello centinaia di migliaia di cittadini che non hanno aderito o fanno finta di non capire, ci rendiamo conto che si sta preparando una nuova chiusura pesante, a Napoli e forse in altri territori della regione. Se abbiamo rigore e senso di responsabilità -conclude – noi avremo la possibilità di aprire tutto per sempre. Se facciamo gli irresponsabili faremo finta di riaprire e di fare un po’ di demagogia per un mese, ma poi avremo un problema drammatico in autunno”.

Mascherina obbligatoria all’aperto nel 95% dei casi

In Campania resta obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto “in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti”: lo prevede una ordinanza firmata dal governatore De Luca, che spiega “si tratta del 95% dei casi”. L’uso delle mascherine “resta obbligatorio, sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato – ad centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento – nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, o nei trasporti pubblici all’aperto quali traghetti, battelli, navi”.

Redazione

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