È stato un vero e proprio massacro quello accaduto a a Rancho de la Mora, nel nord del Messico. Una decina di mormoni statunitensi, tra cui almeno 4 bambini e due gemelli neonati di sei mesi e le loro madri, sono stati uccisi in una imboscata da colpi d’arma da fuoco. Alcuni sono stati bruciati vivi. Lo riferiscono i media internazionali. La polizia locale ritiene che la strage sia opera dei cartelli della droga. Il gruppo viaggiava in automobile quando e’ stato colto in una imboscata da uomini armati che hanno sparato e dato fuoco alla vettura. A dare l’allarme è stato un parente delle vittime. Julian Lebaron ha detto che sua cugina stava andando all’aeroporto quando è stata aggredita e uccisa in auto insieme ai suoi quattro figli, una zona famosa per i trafficanti di droga e banditi di ogni genere. “È stato un massacro“, ha detto Lebaron, un attivista che ha denunciato gruppi criminali nella zona, ha detto Formula Radio. Lebaron ha detto che i suoi parenti hanno trovato il veicolo, che era stato dato alle fiamme con i corpi delle vittime all’interno. Altri due veicoli sono stati trovati diverse ore dopo, contenenti i corpi di altre due donne e due bambini.

Almeno altri cinque bambini, uno dei quali e’ stato colpito e ferito, sono riusciti a fuggire e a tornare a piedi a casa, e una ragazza e’ stata segnalata come scomparsa dopo aver corso nel bosco per nascondersi, ha aggiunto Lebaron. Il procuratore generale dello stato di Chihuahuahua, Cesar Augusto Peniche, ha detto che il numero delle vittime “non e’ ancora chiaro“. L’attacco ha avuto luogo al confine tra gli stati di Chihuahuahua e Sonora vicino al confine con gli Stati Uniti. Il fratello di Julian Lebaron, Benjamin, fondatore di un gruppo di lotta al crimine chiamato SOS Chihuahuahua, è stato assassinato nel 2009. La comunità colpita è costituita dai discendenti dei mormoni fuggiti dagli Stati Uniti nel XIX secolo, dopo essere stati perseguitati per le loro tradizioni, tra cui la poligamia.

Molti mormoni in Messico godono di doppia cittadinanza messicana e americana. Il Messico ha registrato più di 250.000 omicidi da quando, nel 2006, il governo ha dispiegato controverso l’esercito per combattere il traffico di droga. Molti esperti accusano la “guerra della droga” per la violenza a spirale, mentre cartelli frammentati si combattono tra loro e con l’esercito.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.