Dalla ricetta per produrre il Napalm, usato anche come combustibile per lanciafiamme, a minacce di morte esplicite (“Ormai puzza di cadavere”), al suo indirizzo di casa. Nelle chat no vax di Telegram, da una indagine della Digos di Napoli, sono emerse numerose intimidazioni nei confronti del governatore della Campania Vincenzo De Luca che da tempo ha preso di mira i negazionisti del covid-19.

Ormai puzza di cadavere“, “chi di napalm ferisce, di napalm perisce?”, “..andate a bruciargli la casa”, “vacciniamolo! un colpo per ogni marca”. Queste alcune delle minacce all’indirizzo di De Luca pubblicate su una chat di Telegram denominata “Basta Dittatura“. Tra i messaggi c’è anche chi sottolinea che “produrre del Napalm in casa non è così difficile” e indica anche la “ricetta: nafta, olio di palma, alluminio, ecc.”.

Stando a quanto accertato dalla polizia, la discussione nelle chat è stata avviata dopo le parole del governatore che, parlando dei no vax, ha invocato l’uso del lanciafiamme. I risultati dell’attività investigativa della Polizia di Stato verranno poi posti all’attenzione dalla Procura partenopea.

Nelle scorse ore De Luca li ha definiti “incoerenti e irresponsabili. Siamo sull’orlo della barbarie. La libertà si esercita entro i limiti ed entro l’ambito di rispetto per la vita, la salute e la libertà degli altri. Libertà non significa fare quello che ci passa per la testa. Significa rispondere ai doveri del vivere in comune. Tutti abbiamo dei doveri e dei limiti alla nostra libertà quando il bene da tutelare è la salute e in tanti casi la vita”.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.