Un passo indietro per obbedire alla volontà di Papa Francesco. Il cardinale Angelo Becciu ha ufficializzato che non entrerà nel Conclave che dal 7 maggio si riunirà per eleggere il nuovo Capo della Chiesa. In una nota il cardinale fa sapere “avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza”.

Becciu, la condanna e l’appello

Becciu anni fa è stato coinvolto nel presunto scandalo relativo agli investimenti finanziari della Segretaria di Stato a Londra e nel 2023, in primo grado, ha ricevuto una condanna dal tribunale del Vaticano a 5 anni e sei mesi di reclusione per peculato e truffa. Una condanna non definitiva con Becciu che ha annunciato appello (il processo partirà a settembre). Sulla carta quindi è formalmente innocente, così come si professa da anni, ma il peso di essere stato il primo porporato a essere riconosciuto colpevole da un tribunale della Santa Sede è un fardello troppo grande per una Chiesa che ha dimostrato, come tante altre istituzioni, di non fare del garantismo la sua stella polare.

Le due lettere di Bergoglio: “Escluso dal Conclave”

Per garantire dunque “serenità” all’interno del Conclave, Becciu ha deciso di “obbedire” alla volontà di Bergoglio annunciando il proprio ritiro. Volontà di Papa Francesco manifestata attraverso due lettere dattiloscritte (una del 2023, l’altra dello scorso marzo durante il periodo di ricovero al Gemelli), firmate con una “F”, che il cardinale Pietro Parolin (che coordinerà i lavori nel Conclave del 7 maggio) avrebbe condiviso con Becciu e che lo avrebbero escluso proprio dal Conclave. La circostanza è stata riferita sul quotidiano Domani dall’ex direttore dell’Osservatorio Romano Giovanni Maria Vian.

Becciu anche dopo la rinuncia ai diritti connessi alla porpora cardinalizia chiesta da Papa Francesco nel 2020, non è mai stato formalmente escluso dal Collegio cardinalizio. È ancora un cardinale di Santa Romana Chiesa e, avendo meno di 80 anni, rientra pienamente tra gli elettori papali. Sabato scorso era ai funerali di Bergoglio e nel 2022 era tornato a partecipare a tutti gli eventi pubblici in Vaticano su invito proprio di Papa Francesco.

 

 

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