L’idea di Warner Music Italy mira a mettere insieme l’infallibilità della musica natalizia con uno dei fenomeni del web dell’anno: Gerry Scotti.

Da quando l’intelligenza artificiale è riuscita a riprodurre fedelmente il timbro di voce del famoso presentatore tv, sul web sono spuntati video di ogni tipo che hanno coinvolto lo ‘Zio’ sui temi più improbabili, fino a quando lo stesso Scotti, con ironia e sarcasmo ha raccolto i più belli stilandone una classifica. Nel frattempo, una delle più importanti etichette discografiche in Italia metteva mano all’IA per produrre un disco colmo delle più iconiche canzoni di Natale. Ma senza farlo cantare.

Gerry Christmas è uscito lo scorso 8 dicembre, in copertina ha la faccia del suo protagonista mascherato da Babbo Natale e comprende alcuni dei più grandi classici del periodo natalizio subito dopo l’Intro “Gerry Christmas”: All I Want For Christmas Is You; Jingle Bells; Last Christmas; Have Yourself a Merry Little Christmas; Jingle Bell Rock; Santa Claus Is Coming to Town; Feliz Navidad; Do They Know It’s Christmas?; Blue Christmas; Driving Home for Christmas. Scotti in sala prove non è mai entrato, ma tra lingua inglese e spagnola la differenza tra il suo tono originale di voce e quello riprodotto dall’IA non è poi così netta.

“Gerry Christmas è il risultato di un’equazione magica: il più popolare e amato conduttore della tv, ma anche l’uomo più ‘memato’ in Italia, idolo della Generazione Z , si unisce all’atmosfera dei grandi classici natalizi e si aggiunge l’Intelligenza Artificiale – precisa l’etichetta – quello che si ottiene è il perfetto album per le feste. “Gerry Christmas” è l’album di Natale di Gerry Scotti che per la prima volta interpreta le canzoni più famose delle feste con l’AI”. Il conduttore ci mette l’immagine, e la promozione. Budget contenuto, e scommessa forse già vinta. Non sarà il nuovo Michael Bublé, ma sul web meglio non sfidarlo.

Redazione

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