Mattia Patriarca e Matteo La Perna erano seduti sul sedile posteriore della Volkswagen Polo guidata dall’amico Fabio Sollami, sul sedile del passeggero c’era anche un quarto amico, Alessio Coppola. Tornavano a casa, ad Anzio, dopo un sabato sera passato insieme tra i locali di Campo de’ Fiori, a Roma. Intorno alle 4 la Polo guidata da Sollami che viaggiava lungo la Pontina allo svincolo per via del Tufetto, sbanda improvvisamente.

La dinamica è ancora al vaglio e le cause dell’incidente ancora da accertare. L’auto impatta violentemente il guard rail di cemento che divide le corsie al centro della strada, a quel punto la vettura si ribalta più e più volte scaraventando Mattia e Matteo fuori dall’abitacolo, sull’asfalto. Sopraggiungono due auto, una Ford Focus e una Nissan Quasquai che travolgono i corpi dei due diciottenni lasciandoli a terra straziati. Fabio che era alla guida e Alessio, gli altri due ragazzi, sono rimasti feriti. La Pontina è stata immediatamente chiusa al traffico, mentre sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia stradale di Aprilia e i sanitari del servizio 118.

I soccorsi sono stati inutili per Patriarca e La Perna, i due giovani sono morti sul colpo per le gravissime ferite. Alessio Coppola ha invece riportato solo la frattura della clavicola, mentre Fabio Sollami è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale San Camillo a Roma. Sulle cause dell’incidente indaga la Stradale che ha eseguito i rilievi: dalle prime indiscrezioni sembra sia da attribuire ad un colpo di sonno che avrebbe fatto perdere il controllo della Polo al conducente.

La notizia delle morte dei due giovani ha gettato nello sconforto Anzio e in particolare i quartieri di Villa Claudia e Falasche dove le due vittime erano cresciute. Mattia Patriarca frequentava l’ultimo anno del Liceo scientifico presso l’Istituto delle Mercedarie sull’Ardeatina, mentre Matteo La Perna avrebbe chiuso il ciclo di studi superiori all’Istituto Nautico di piazza Zemini.

Ragazzi tranquilli che avevano giocato per anni a pallone nelle giovanili del Falasche-Lavinio fino alla Juniores, avevano poi smesso il calcio agonistico, continuando a praticare il calcetto con gli amici. Particolarmente crudele il destino di Mattia Patriarca: figlio unico, solo una settimana fa aveva perso il padre Mario, agente di commercio, dopo lunga malattia. “Mario è morto confortato dal fatto che avesse visto Mattia compiere 18 anni – spiega un amico di famiglia al Messaggero – E ora il ragazzo lo ha raggiunto. Un destino che più crudele non si può”.

Chiusi nel dolore i genitori e la sorella più grande di Matteo La Perna. Ad identificarlo sull’asfalto della Pontina è stato il presidente della società sportiva Falaschelavinio, Emilio Pasquino. Appresa la notizia della tragedia è subito salito in macchina e si è recato sul luogo dell’incidente. “La polizia non voleva farmi passare – spiega distrutto dal dolore – ma ho insistito, ho chiesto di vedere con i miei occhi se ci fosse Matteo, che è un mio parente considerato che la mamma è sorella di mia suocera; ho sollevato uno dei due lenzuoli bianchi e sotto c’era proprio lui, poi ho sollevato l’altro telo che invece copriva Mattia. Li abbiamo visti crescere questi ragazzi, una tragedia”.

Fabio Sollami gioca con le giovanili Nettuno Calcio, era lui alla guida della Polo coinvolta nel terribile incidente. Nonostante la giovane età, era comunque un esperto guidatore, considerato che già da tempo aiuta il padre nel servizio di consegna di generi alimentari. Anche Alessio Coppola gioca con le giovanili del Nettuno. È rimasto lievemente ferito e la sua testimonia potrà essere utile a ricostruire gli ultimi maledetti minuti di quella che doveva essere una serata di svago e allegria. Il sindaco di Anzio Candido De Angelis ha espresso il cordoglio della città per la morte dei due giovani.

Redazione

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