Il cinema è sicuramente l’arte del XX secolo. Ovviamente non tutti i film prodotti erano opere d’arte, come non lo erano nei secoli precedenti altre espressioni di attività creativa. Eppure ci sono film dotati di un tocco profetico grazie ad un regista visionario che, attraverso la storia, la sceneggiatura e la recitazione degli attori, ha saputo andare oltre il suo tempo ed intuire un pezzo di futuro o magari cogliere al suo inizio un fenomeno destinato a contrassegnare un’intera fase storica.

I film dal tocco profetico

Stanley Kubrick, ad esempio, è considerato uno dei maggiori protagonisti della storia del cinema. Alcuni film da lui diretti hanno anticipato realtà che, a suo tempo, sembravano frutto dell’immaginazione e che alcuni decenni dopo sono entrate a far parte della nostra vita quotidiana. Prendiamo il caso di 2001: Odissea nello spazio, un film del 1968 che ci proiettò nel contesto di una tecnologia aereo spaziale rivolta alla scoperta di altri mondi, di una convivenza con i computer ai confini dell’Intelligenza artificiale, impegnati in una competizione distruttiva con gli esseri umani. Il film uscì un anno prima che Neil Amstrong mettesse piede sulla Luna. Di Kubrick possiamo ricordare anche Shining del 1980, il film anticipatore della violenza urbana fine a sé stessa divenuta una caratteristica delle metropoli del nostro tempo. Per rimanere in Italia ci sono due film minori, in cui Federico Fellini seppe cogliere all’inizio – con la maieutica dell’ironia – processi di cambiamenti sociali in corso: Prova d’orchestra (1979) è il ritratto graffiante di un’Italia sospesa tra vecchio e nuovo, in balia di un sindacalismo dilagante che, nell’anno successivo, andrà incontro alla clamorosa sconfitta alla Fiat; La città delle donne (1980) racconta lo smarrimento dell’uomo di fronte al femminismo e alle sue contraddizioni.

Il film che ha anticipato l’elezione di Trump

Ma c’è un film del 1979 che ha anticipato l’elezione di Donald Trump alla presidenza Usa. È Oltre il giardino, diretto da Hal Ashby, ha come protagonisti Peter Sellers (che vinse il premio Oscar) Shirley MacLaine, Melvyn Douglas. È la storia di Chauncey, venuto al mondo per caso e orfano dalla nascita, che ha vissuto un’esistenza modesta e appartata curando il giardino di un anziano signore che lo aveva accolto nella sua villa di Washington. Quando il suo benefattore muore, gli eredi decidono di vendere l’immobile e Chance è costretto ad andarsene portando con sé una valigia di vecchi abiti. Chauncey si muove in un mondo per lui sconosciuto, ma si imbatte per caso nella moglie di un magnate, che avendolo investito lievemente con l’auto lo ospita, per curarlo, nella sua villa nella Capitale, dove il marito Benjamin Rand, direttore di un istituto finanziario collegato al governo, lo scambia per un raffinato economista che si esprime per metafore floreali (Chauncey sa parlare solo di fiori e piante). Trovatosi a cena con il Presidente, ospite del magnate, a Chance viene chiesta una opinione sulla crisi economica che sta vivendo il Paese. Il nostro risponde a modo suo, dicendo che dopo l’inverno viene la primavera con la fioritura nel giardino.

Il protagonista del Deep State

Il Presidente prende questa elementare considerazione come una previsione riferita all’economia americana (il giardino) dell’economista Chauncey Gardiner, (scambiando per un cognome la definizione di giardiniere con cui il poveretto si presentava) e la riferisce, citandolo, in un’intervista televisiva. I media saltano addosso a Chauncey e le sue affermazioni sconclusionate vengono considerate idee geniali. Insomma diventa un protagonista del Deep State, riuscendo persino a far innamorare di sé –senza rendersene conto – la moglie del magnate, il quale, alla sua morte, gliela affida. Al solenne funerale di Rand partecipano tutti i potenti della politica e degli affari, i quali, confabulando tra loro, decidono di puntare su Chauncey Gardiner per il prossimo turno delle elezioni presidenziali. Ci fermiamo qui. Hal Ashby, il regista del film è morto nel 1988; Jerzy Kosinski lo scrittore, polacco naturalizzato, autore del romanzo satirico da cui fu tratto il film, è deceduto nel 1991. La loro profezia si è realizzata il 5 novembre del 2024, quando è stato rieletto per la seconda volta Donald Trump, un vero e proprio Chauncey Building Speculator.