“Questa è una roulette russa e sei proprio tu a premere il grilletto. Se sei fortunato hai solo febbre e mal di testa. Se sei sfortunato ictus cerebrale, trombosi e morte. Vogliamo verità sul vaccino sperimentale!”, queste le affermazioni choc del consigliere regionale Davide Barillari (ex M5S e ora nel gruppo Misto dopo essere stato espulso nel 2020 dal partito pentastellato a causa delle sue posizioni complottiste e anti scientifiche) che, in un video diffuso sui canali social, mostra una pistola puntandosela sul suo stesso braccio mentre parla di vaccini. Il filmato sarebbe stato girato nell’edificio della Pisana, sede della Regione Lazio.

Il consigliere e membro della commissione speciale per l’emergenza Covid-19, da tempo noto per la sua posizione no vax e per l’idea che sia in atto una dittatura sanitaria, ha recentemente accusato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti di aver censurato la sua conferenza stampa, programmata il 29 luglio, dove avrebbe dovuto incontrare i produttori dei vaccini per fare luce sul prodotto.

Secondo Barillari, Zingaretti avrebbe prenotato tutte le sale disponibili per incontrare i giornalisti nella stessa giornata in cui il consigliere sarebbe dovuto intervenire sul tema dei vaccini e sulle relative conseguenze dannose per la salute del siero.

Le polemiche

Il gesto del consigliere del Lazio ha scatenato le polemiche e ire di diversi esponenti politici della Regione. Dura la condanna del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che su Twitter invita il consigliere a scusarsi per il suo gesto “molto grave e diseducativo. Abbinare una pistola a una presunta pericolosità dei vaccini è doppiamente folle e sbagliato“, ha scritto Zingaretti in tweet ribadendo quanto i vaccini stiano salvando il mondo.

“Questa volta ha superato il limite”, scrivono in una nota i consiglieri del Movimento 5 stelle. “La ragionevolezza non è mai stata il forte di Barillari – continuano – ma auspichiamo che dopo tale vergognoso comportamento, vengano presi seri provvedimenti nei confronti di un rappresentante delle istituzioni che si fa beffa delle stesse e del buon senso, utilizzando un oggetto di morte. È una deriva inaccettabile e deleteria, che condanniamo fermamente“, scrivono gli ex compagni di partito.

Dura anche la reazione del presidente del Consiglio regionale del Lazio, Marco Vincenzi (Pd), che definisce “grave” l’azione di Barillari che mostra una pistola all’interno degli uffici del Consiglio regionale, sia questa vera o falsa. “La sede istituzionale del Consiglio regionale non puo’ essere il luogo dove si perpetrano queste azioni, pertanto esprimo la più ferma condanna per il gravissimo gesto – aggiunge Vincenzi -. I dirigenti responsabili del Consiglio regionale sono stati incaricati di segnalare l’episodio alle autorità di polizia al fine di tutelare la pubblica sicurezza“.

Ferma condanna arriva anche dalla capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio Marta Bonafoni, che ritiene il gesto del consigliere, all’interno di una sede istituzionale, “un atto gravissimo di assoluta irresponsabilità”.

Nel clima di violento dibattito e dissenso che aleggia negli ultimi giorni, dopo la decisione del governo di introdurre il green pass disponibile solo per chi si è vaccinato (con una o due dosi) o chi ha fatto un tampone entro le 48 ore precedenti, è “impensabile che un rappresentante delle cittadine e dei cittadini, nell’esercizio delle sue funzioni e negli uffici delle istituzioni, possa lasciarsi andare a simili esternazioni, tanto più pericolose per il messaggio che mirano a far passare in un clima già fortemente polarizzato come quello che stiamo vivendo. Nessuna manifestazione di dissenso può essere espressa con la carica di violenza che un’arma da fuoco“, attacca Bonafoni.

Anche dai Radicali arriva una dura condanna. Alessandro Capriccioli, capogruppo di +Europa Radicali al Consiglio regionale del Lazio, punta il dito contro Barillari, che “non è nuovo a iniziative becere e maldestramente provocatorie”. In una nota l’esponente dei Radicali, condanna quanto fatto dal consigliere: “Inscenare all’interno del Consiglio regionale del Lazio una vergognosa iniziativa contro i vaccini utilizzando addirittura una pistola (vera o finta che fosse) è l’ultima alzata d’ingegno del consigliere Barillari, che con questa ennesima impresa ha definitivamente superato il limite della decenza“. Per poi concludere: “Da consigliere regionale e da cittadino del Lazio, oggi mi vergogno per lui: lo esorto a riflettere, per la dignità  delle istituzioni di cui fa parte, sulla compatibilità tra la sua carica e iniziative come questa“.

Per fare luce sull’intera vicenda sono state allertate le autorità di Polizia.

Andrea Lagatta

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