“Libertà, libertà”, “No al green pass” risuonano in una piazza del Popolo dove è da poco iniziato l’evento di due gruppi diversi che manifestano contro il certificato verde. Uno è costituito dal gruppo Io Apro, l’altro da Forza Nuova. “Noi siamo contro il Green Pass ma a favore del vaccino”, sottolineano i leader dei commercianti di Io Apro. “Chiudo i ristoranti e mi faccio mantenere dal governo. Lo Stato ci sta dividendo”, continuano. Ma a scaldare gli animi della piazza sono i militanti di Forza Nuova e il leader romano Giuliano Castellino che ne guida una delegazione.

L’AGGRESSIONE – Posizionati di fronte ai gazebo, sulla fontana dei leoni, di li a poco innescano le tensioni con i giornalisti: “Giornalista terrorista”, “Andate via” e cori contro il premier Mario Draghi e il virologo Burioni.  Subito i toni si sono alzati  contro i giornalisti a cui viene intimato di non avvicinarsi e non riprendere con la telecamera, ma della polizia che blinda la piazza nemmeno l’ombra. Insulti e qualche spintone, poi il coro: “Stampa e tv non ne possiamo più”. Si srotolano gli striscioni come allo stadio, sulla scalinata della fontana: “Non passerà”. La folla si scalda e sia io che un altro giornalista veniamo prima intimati di non riprendere e poi aggrediti fisicamente, per fortuna senza conseguenze per noi e per le nostre attrezzature.

GLI SLOGAN CONTRO SALVINI E DRAGHI – “Draghi boia, Salvini traditore”, “Green Pass come un apartheid” e ancora “la Libertà sopra tutto”, sono solo alcuni degli slogan su cartelli, striscioni e scatole di fortuna che i manifestanti espongono in piazza del popolo contro il Green Pass. Alcuni si sono sentiti traditi anche dalla Lega di Matteo Slavini ed hanno intonato: “Salvini ci hai tradito”. Tanti quelli senza mascherina che ironizzano contro chi la porta. Sventola un’enorme bandiera italiana, il tricolore è ovunque, si fanno foto “per testimoniare le persone presenti in piazza perché i media non ci mostreranno mai” dicono i manifestanti accorsi da molte parti d’Italia. Se c’è un odio che li accomuna tutti, oltre quello contro i giornalisti è quello contro la politica e le scelte dei suoi esponenti: “I politici fanno schifo, vogliono rovinare questo Paese”, nulla di nuovo sotto al sole.

DAL PALCO – “Oggi siamo qui per combattere per la libertà. Siamo contro il Green pass perché è una violazione alla libertà personale. Non per questo siamo contro chi sceglie di vaccinarsi, sia chiario. Siamo qui in modo pacifico. Non è stata invitata nessuna forza politica di estrema destra o estrema sinistra, né niente altro che riguardi la politica. Per quanto riguarda la nostra categoria il Green pass creerà dei problemi di carattere giuridico, perché noi come categoria non abbiamo il riconoscimento del pubblico, pertanto non possiamo richiedere né documenti né il Green pass. Pertanto la nostra categoria rischia denunce e questo non ha senso” ha detto Fabio Faro Pompili, capogruppo del movimento IoApro e presidente dello sindacato nazionale operatori di sicurezza che prende la parola dal palco accanto al gazebo aperto per il tesseramento. “Bassetti, la Lucarelli, Burioni sono dei falliti” urlano dai gazebo di Io Apro.

C’è un po’ di tutto in piazza tra le circa duecento persone riunite che manifestano contro le nuove norme che dovrebbero iniziare il 6 agosto, una data che quasi tutti promettono di non rispettare. I due gazebo sono montati sotto alla terrazza del Pincio, in mezzo il palco dove si alternano gli organizzatori e anche manifestanti chiamati a dare la propria testimonianza. Sui banchi il merchandising per l’occasione, magliette e cappelli col logo. Dagli altoparlanti si diffonde un tappeto musicale da aperitivo che accompagna tutta la durata degli interventi “Stiamo aspettando delle persone che erano in piazza Montecitorio”, spiega al microfono uno degli organizzatori. La manifestazione, infatti, era prevista davanti alla Camera ed è poi stata spostata. Tra i primi ad arrivare anche una coppia con stelle di David sul petto e la scritta No Vax.

Riccardo Annibali

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