La decisione dei giudici
Il Tar boccia il ricorso di Azzolina e Speranza contro il Piemonte: “Febbre si continua a misurare a scuola”
Il Tar del Piemonte ha respinto la richiesta del Governo, presentata dal ministero dell’Istruzione Lucia Azzolina e da quello della Salute Roberto Speranza, di sospendere l’ordinanza della Regione che impone la misurazione della temperatura degli studenti a scuola prima dell’inizio delle lezioni. L’ordinanza rimarrà dunque valida almeno fino al 14 ottobre, data nella quale è fissata la trattazione in camera di consiglio.
Secondo quanto appreso dall’Ansa, la decisione di respingere la sospensiva si basa sul fatto che l’ordinanza regionale non sovverte quanto stabilito dallo Stato, ma lo integra. Per i giudici amministrativi il rischio sanitario era comunque tale da giustificare provvedimenti straordinari.
Come sapete fin dal primo giorno di scuola la Regione #Piemonte ha obbligato gli istituti del territorio a verificare che le famiglie misurino effettivamente ai figli la febbre a casa al mattino, come previsto dalla legge nazionale.
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Una decisione, quella del Tar, che per la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato Licia Ronzulli “boccia l’assurda impugnazione dell’ordinanza regionale da parte del ministro Azzolina che si era inspiegabilmente schierata contro una misura utile a garantire la sicurezza sanitaria. Si tratta dell’ennesimo passo falso di un ministro che si dimostra sempre più inadeguato e che ha innescato questo ennesimo inutile braccio di ferro tra governo e regioni che dura ormai da mesi e che sarebbe il caso si concludesse quanto prima”.
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