La sentenza
Il tribunale di Catania boccia Meloni e soci, illegale lo “sbarco selettivo”della Humanity1: “Decreto illegittimo”
Il tribunale di Catania boccia l’operato del governo Meloni e il decreto interministeriale che il 4 novembre scorso impose il divieto alla nave di soccorso Humanity1, della Ong tedesca SOS Humanity, di sostare nelle acque territoriali italiane.
Per i giudici siciliani quella dell’esecutivo, in particolare della premier Giorgia Meloni e del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, fu una condotta illecita e concedere una sbarco “selettivo” dei migranti a bordo della nave tramite l’emanazione di un apposito decreto fu illegale.
A dare conto della sentenza è la stessa Ong: il decreto ha impedito secondo il tribunale “in modo discriminatorio il diritto al salvataggio e l’accesso alla procedura di asilo” a una parte dei migranti.
Nella sentenza del tribunale, presidente Marisa Acagnino, si legge che “se non fosse cessata la materia del contendere, per l’avvenuto sbarco, il ricorso sarebbe stato accolto con conseguente condanna dei ministeri”.
In un altro passaggio della sentenza, il presidente Marisa Acagnino scrive inoltre che “il decreto è illegittimo” perché “consente il salvataggio solo a chi sia in precarie condizioni di salute, contravvenendo al contenuto degli obblighi internazionali” sul soccorso in mare.
Quello della Humanity1 fu infatti uno sbarco selettivo: autorizzati a scendere dall’imbarcazione, dopo esser stati salvati in mare, furono solo una “selezione” delle 179 persone recuperate dalla Ong. Trentacinque uomini ritenuti dalle autorità “sani” erano invece stati costretti a rimanere a bordo e con loro la nave avrebbe dovuto lasciare le acque italiane.
Quei migranti, dopo infinite polemiche e l’avvio di uno sciopero della fame dei migranti ancora a bordo dell’imbarcazione, furono poi autorizzati a sbarcare il 6 novembre. Nel frattempo però la Ong tedesca aveva avviato assieme ad avvocati italiani un procedimento giudiziario accelerato presso il tribunale civile di Catania con l’obiettivo di garantire ai migranti i loro diritti di richiedenti protezione e accedere così alla procedura formale di asilo.
“Questa sentenza di un tribunale italiano sottolinea che il nuovo governo italiano è obbligato a seguire il diritto internazionale“, afferma Mirka Schaefer, Advocacy Officer di SOS Humanity. I diritti dei rifugiati che chiedono protezione internazionale “non possono essere lesi privando alcuni di loro del diritto di chiedere asilo in uno Stato membro dell’Ue“. Il giudice sottolinea l’obbligo dell’Italia di fornire assistenza a ogni persona naufragata, “cosa che il governo italiano non ha fatto nel novembre 2022. Inoltre, l’Italia sta violando questo dovere con il nuovo decreto-legge del 2 gennaio 2023 che limita la ricerca non governativa e salvare. Questo nuovo decreto contraddice il diritto marittimo internazionale, i diritti umani e il diritto europeo e porterà a più morti nel Mediterraneo”.
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