I numeri di una incredibile rivalità a tre con Federer e Djokovic
Il trionfo epico di Nadal a Melbourne lo fa entrare nella storia

L’ultima impresa di Rafa Nadal, che con l’Australian Open 2022 ha centrato la sua ventunesima vittoria in un torneo del Grande Slam non è più soltanto un’impresa sportiva. È un’impresa che fa parte della Storia. Non solo sportiva. Ed è un’impresa che per le modalità con cui è stata raggiunta e per le circostanze fisiche ed anagrafiche con cui è stata conquistata entra di diritto nella ristrettissima cerchia delle imprese epiche dello Sport.
Dieci anni la differenza d’età con Danil Medvedev, il finalista sconfitto oggi da Nadal per la seconda volta in una finale Slam di cinque set. Quasi 36 anni per lo spagnolo che nel 2021 aveva reso pubblico un problema al piede che ne metteva in dubbio finanche la prosecuzione della sua carriera agonistica. Dopo quasi sei mesi di stop e a meno di un mese dal Covid che l’ha colpito in modo tutt’altro che blando Nadal si è, invece, presentato al via della nuova stagione con la consueta determinazione ed ha inanellato undici vittorie di fila alzando due trofei. Prima l’ATP 250 di Melbourne a mò di riscaldamento e poi il suo ventunesimo torneo dello Slam.
Una vittoria ancor più incredibile se si pensa che è arrivata 16 anni dopo la sua prima vittoria in uno Slam (ovviamente sulla terra ‘di casa’ a Parigi) e 12 anni dopo il suo ultimo successo all’Australian Open dove nel 2012 e nel 2017 Nadal aveva perso due delle finali più brucianti della sua carriera. Entrambe al quinto set. La prima con Djokovic e la seconda con Federer. Gli avversari di una vita che ora lo seguono nella classifica delle vittorie assolute in un torneo del Grande Slam. Avversari che ha, invece, ormai ampiamente seminato in quella che forse è una classifica ancor più significativa nella comparazione dell’attitudine alla vittoria: la percentuale di vittorie in uno Slam e soprattutto la percentuale di Slam vinti in base alle partecipazioni effettive (33,33% Nadal con 21 titoli in 63 tornei dello Slam, 30,3% Djokovic e 24,69% Federer)
. Traguardi epici che arrivano al termine di una delle battaglie sportive più epiche della sua carriera, recuperando due set di svantaggio ad un giocatore solido come Medvedev, battuto dopo oltre cinque ore di gioco a ritmi forsennati, in quella che un campione come Mats Wilander ha appena definito come la rimonta più bella e difficile dell’era Open.
Traguardi conseguiti con i numeri appena elencanti che sono la risposta più eloquente agli interrogativi sull’identità del tennista più forte di tutti i tempi. Il suo amico Roger Federer è certamente dieci volte più talentuoso di Nadal. Il suo ‘nemico’ Nole Djokovic è certamente fisicamente il più resistente ed esplosivo dei tre. Anche per questo averli scavalcati (Federer in modo praticamente definitivo) assume ancor più valore. Un valore epico con dei numeri che resteranno nella Storia.
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