Matteo Berrettini saluta gli Australian Open. Il tennista romano, 25 anni, si arrende in semifinale a Rafa Nadal. Il punteggio: 3-6, 2-6, 6-3, 3-6. Quasi tre ore di gioco: 2 ore e 58 minuti alla Rod Laver Arena di Melbourne. È sfumato quindi a un passo dal traguardo finale il sogno del tennista italiano, al numero sette del ranking, che da lunedì prossimo si piazzerà al sesto posto. È stato il primo azzurro di sempre in semifinale nel Major australiano.

Per Berrettini è stata la terza finale di uno Slam in carriera, dopo l’Us Open nel 2019 e Wimbledon nel 2021. La partita all’alba italiana. Il tennista romano esce a testa altissima, come confermato dalle parole dello sfidante a fine gara: “Berrettini? È arrivato in finale a Wimbledon, in semifinale qui, è giovane, ogni anno migliora, è un giocatore con un grande carisma, un bravo ragazzo. Gli auguro il meglio e penso che abbia uno splendido futuro davanti a se. So quanto è pericoloso Matteo e immaginavo che nel terzo set prendesse maggiori rischi, ho giocato un brutto turno di battuta sul 4-3 ma lui ha giocato un paio di colpi eccezionali e poi ho iniziato a soffrire, devi soffrire, è quello che ho fatto ed era l’unico modo per essere dove mi trovo oggi e questo ha un grande significato per me, essere in finale agli Australian Open”.

Nadal arriva in finale dove affronterà il vincente della sfida tra Danii Medvedev e Stefanos Tsitsipas. Lo spagnolo di Mallorca affronterà per la sesta volta alla finale dell’Happy Slam, torneo che ha vinto nel 2009. È a un passo dal record Slam in solitario: in caso di vittoria sarebbe il primo a raggiungere il traguardo di 21 Slam. Lo scorso autunno un infortunio con operazione al piede sinistro gli aveva fatto pensare perfino al ritiro. Arrivava da una battaglia in cinque set con Shapovalov dalla quale era uscito disidratato e con quattro chili in meno. “Il giorno dopo mi sentivo meglio di quanto avessi sperato ed ero sorpreso, ho fatto esercizi, e ho avuto due giorni di attesa che a volte sono anche troppi ma questa volta sono stato fortunato ad avere due giorni di riposo. Sapevo che dovevo lavorare e che oggi sarebbe stata una sfida complicata”.

Nadal a cuore aperto a fine gara: “Per me l’unica cosa che conta è l’Australian Open, è un evento straordinario. Non sono sempre stato fortunato qui, altre volte ho giocato finali stupende, mi sento fortunato di aver vinto nel 2009 e non pensavo di avere un’altra chance nel 2022, quindi mi godo la vittoria di oggi e da domani penso alla finale”. Berrettini con la terza semifinale in un major raggiunge Panatta, meglio di lui solo Pietrangeli. Sente profum di best ranking. Arrivando al sesto posto del ranking ha scavalcato il russo Andrej Rublev.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.