Dopo l’incendio divampato ieri pomeriggio all’interno dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Malagrotta, è stata una notte di Natale di lavoro per i vigli del fuoco, arrivati non soltanto dalla Capitale, ma anche dalle regioni limitrofe quali Campania, Abruzzo, Umbria, Molise, Puglia e Toscana, impegnati a domare le fiamme dalle 15 di ieri pomeriggio fino all’alba di oggi. Le operazioni di smassamento, che consisteranno nello smuovere i rifiuti per spegnere le braci nascoste nei cumuli, comincerà soltanto quando la temperatura sarà più bassa, intanto arrivano notizie positive dalle quattro stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria.

Tutti i valori registrati sono risultati compresi tra 31 e 35 mg/m3, ben al di sotto del limite legale di 50 mg/m3, come comunicato dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) Lazio. Le centraline di Malagrotta (a 3 km dal sito dell’incendio), Castel di Guido (a 7 km) e due di Fiumicino (a 12 km) “non hanno risentito degli effetti delle polveri generate dall’evento”, afferma l’Arpa. Ulteriori informazioni saranno disponibili dopo l’analisi dei dati raccolti dai due campionatori installati dall’Arpa ieri, uno a nord-est a circa 500 metri e uno a sud-ovest a circa 100 metri dal luogo dell’incendio. Gli strumenti forniranno anche dati relativi alle diossine.

Redazione

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