Un nuovo caso travolge la Lega dopo Durigon
“Intitoliamo Piazzale dei Partigiani a Hitler”, polemica per la proposta shock del leghista
A distanza di pochi giorni dalla bufera che ha travolto il sottosegretario all’Economia e deputato della Lega Claudio Durigon per la sua proposta di intitolare il parco Falcone e Borsellino di Latina ad Arnaldo Mussolini, fratello del duce, ecco la nuova provocazione dell’ex consigliere comunale (leghista) di Colleferro, Andrea Santucci. In un post pubblicato su Facebook sostiene infatti di essere “favorevole” a intitolare Piazzale dei Partigiani a Roma Ostiense di nuovo a Hitler. Una dichiarazione che ha subito suscitato, com’era prevedibile, aspre polemiche.
Andrea Santucci: “La storia è nostra nel bene e nel male”
Come riportato da Repubblica, Santucci difende le parole di Durigon, rincarando la dose. “Se solo avessi il potere di farlo anche anche piazzale dei Partigiani a Roma Ostiense mi piacerebbe che tornasse a chiamarsi piazzale Hitler“, per poi aggiungere: “Mi hanno insegnato che la storia insegna e nel bene e nel male questa è la nostra storia, credo anche che per la cecità di alcuni perdiamo moltissimo in termini di turismo nel voler nascondere”.
Una dichiarazione inaccettabile, da cui in serata il coordinatore della Lega Roma Sud Tony Bruognolo ha preso le distanze, dichiarando che “Andrea Santucci non è iscritto alla Lega e quindi non parla a nome del partito. Qualsiasi tentativo di coinvolgere la Lega per alcune dichiarazioni di questa persona significa diffondere falsità”. Andrea Santucci, vigile del fuoco, è stato consigliere comunale e capogruppo La Lega per Salvini a Colleferro, cittadina a circa 60 km da Roma, fino a settembre 2020.
Le reazioni
Immediata la reazione di Nicola Zingaretti, governatore della Regione Lazio. “Prima Mussolini, ora Hitler. Su questi temi non si scherza, anche perché tutto iniziò pure per colpa di sottovalutazioni. Caro Salvini il silenzio è complicità, essere d’accordo é ancora peggio”.
Oggi è arrivata anche la dichiarazione del sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna: “Dichiarazioni del genere sono di una gravità inaudita e meritano una condanna fermissima: di questo si occuperanno, oltre a me, il consiglio comunale e le autorità competenti” ha scritto in un post su Facebook. “Nella città operaia per eccellenza, dove migliaia di persone vissero per mesi e mesi nei rifugi antiaerei durante la guerra, dove carabinieri come Carmine Tamburrino caddero sotto il fuoco dei nazisti negli scontri per strada, dove Paolo Bonomi organizzava il rifornimento di esplosivo della BPD alle bande partigiane di Paliano e Genazzano è inaccettabile che un ‘dirigente politico’ faccia tali affermazioni ed altrettanto inaccettabile che esponga tutta la comunità al pubblico ludibrio nazionale”. Parole colme di amarezza: “Siamo stanchi, è stato un anno duro e difficile: vorremmo soltanto ascoltare delle pubbliche scuse e pensare che ci sia un po’ di vergogna, vorremmo anche che vengano presi provvedimenti immediati al riguardo.”
Il caso Durigon
Le dichiarazioni di Claudio Durigon in merito al parco di Latina da intitolare nuovamente, come in passato, ad Arnaldo Mussolini, cancellando così i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ha costretto Matteo Salvini a intervenire dopo giorni di silenzio. Durigon aveva avanzato questa proposta lo scorso 4 agosto, in occasione di un comizio della Lega proprio a Latina in vista delle elezioni amministrative, prima di presentare il leader del Carroccio.
Durissime le critiche ricevute, oltre alla richiesta di dimissioni avanzata dai partiti di opposizione. “Durigon è bravissimo, è il papà di ‘Quota cento’”, ha dichiarato Salvini, sottolineando che “nella Lega non c’è nessun nostalgico”. Lo stesso Durigon si era difeso nei giorni successivi su Twitter, affermando: “Polemica sterile sulla notizia del parco Arnaldo Mussolini di Latina. Mai e poi mai penserei di mettere in discussione il grande valore del servizio prestato allo stato dai giudici Falcone e Borsellino: ciò non toglie che è nostro dovere considerare anche le radici della città.”
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