Una sconfitta se una parte dei diritti fosse ceduta ad un'altra emittente
Italia fuori dai Mondiali, la grande occasione della Rai: Draghi aumenti i tetti pubblicitari

L’eliminazione dell’Italia dai Mondiali di calcio in Qatar non soltanto ha provocato una grande delusione in tutti i tifosi italiani, ma potrebbe trasformarsi anche in una difficile sfida per il servizio pubblico Rai, che ha comprato i diritti dell’evento (peraltro a un prezzo molto alto deciso dagli allora vertici gialloverdi) credendo di poter contare sul valore aggiunto della presenza della nostra nazionale e ora si ritrova con un Mondiale dimezzato.
Come ha fatto Mediaset nel 2018, però, spetta ora alla Rai trasformare una difficoltà in una grande occasione. Per questo sarebbe davvero una sconfitta se una parte dei diritti fosse ceduta ad un’altra emittente, magari a pagamento come Amazon o Sky, perché significherebbe per il telespettatore dover pagare due volte, il canone Rai e l’abbonamento alla tv privata.
Questo Mondiale in esclusiva Rai, invece, potrebbe trasformarsi in un grandissimo evento per il servizio pubblico e potrebbe rappresentare la consacrazione di RaiPlay come piattaforma leader nello streaming. Perché è evidente che, qualora fosse Amazon ad accaparrarsi in subappalto i diritti dalla Rai, lo farebbe per un ritorno commerciale e d’immagine. E allora perché questo ritorno non dovrebbe tenerselo il servizio pubblico?
La Rai di Fuortes potrebbe far diventare il Mondiale in Qatar una grande storia di successo, come fece Mediaset con la Russia, grazie alla redazione di Rai Sport, dimostrando di saper gestire un grande evento senza sprechi e senza errori. È chiaro che non si possono nascondere i rischi economici da una simile impresa, per questo mi permetto di avanzare una proposta al Governo Draghi.
Vista l’eccezionalità di questo Mondiale data da due fattori, l’eliminazione preventiva dell’Italia e il fatto che si giochi in inverno, il Governo potrebbe varare una misura eccezionale, aumentare temporaneamente i tetti pubblicitari alla Rai solo per il mese dei Mondiali, in modo da evitare che il servizio pubblico ci rimetta. Una deroga che faciliterebbe il lavoro alla Rai, senza dover ricorrere al subappalto che, invece, andrebbe a pesare sulle tasche dei cittadini. In questo modo si potrebbe mettere ancora di più la Rai nella condizione di fare servizio pubblico.
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