Per la seconda volta consecutiva l’Italia non sarà ai mondiali di calcio. Dopo la delusione per Russia 2018 quella per Qatar 2022. La nuova Waterloo azzurra è Palermo, gelata dal goal al 92esimo di Trajkovski. La Macedonia del Nord vince uno a zero e se la vedrà con il Portogallo – passato con la Turchia – nella finale dei playoff. Il contrappasso è traumatico: soltanto il giugno scorso l’Italia vinceva l’Europeo. Una squadra scarica, psicologicamente provata, non è riuscita a impossessarsi della partita nonostante si sia giocato a una porta sola, seppur con grande imprecisione e poca lucidità.

34 i tiri, cinque nello specchio, una sola occasione nitida nel primo tempo con Domenico Berardi – comunque tra i più propositivi degli azzurri – a sprecare un regalo della difesa avversaria. L’Italia ha attaccato nervosamente, senza portare un pressing efficace, poche idee sulla trequarti a trovare gli spazi e le scelte giusti. Prevedibile e lenta la Nazionale. Insigne non inventa, Verratti ci prova ma non trova sostegni, Barella è spompo e non si inserisce mai, gli esterni faticano a imbucare, Immobile non trova mai lo spazio. I nuovi entrati Tonali e Raspadori sembrano dare qualcosa in più ma il tempo è troppo poco.

“A luglio mi è successa la cosa più bella, questa è la più grande delusione. Stasera è successa una cosa incredibile. La partita abbiamo fatto di tutto per vincerla, ma certe gare sono così … Il gol al 90’ sembra fosse stato apposta. Non so cosa dire. Mi spiace molto per i giocatori. Il mio futuro? La delusione è troppo grande per parlarne. Comunque sono sicuro che la squadra ne abbia uno grande”, ha detto l’allenatore Roberto Mancini a fine gara. Il suo futuro adesso è incerto. In neanche un anno dalla gloria dell’Europeo al disastro mondiale.

A fine gara il tifo del Barbera si è trasformato in fischi. Gli azzurri piangevano in campo com’era successo a San Siro dopo lo spareggio con la Svezia nel 2017. La Macedonia del Nord al momento è 67esima nel ranking Mondiale. L’umiliazione forse più grande per gli Azzurri che in bacheca hanno quattro Coppe del Mondo. Stando a quanto si legge la Federazione non avrebbe intenzione di mandare via il commissario tecnico. Mancini però potrebbe dimettersi.

È un disastro sportivo: c’è poco da girarci attorno. La squadra però era apparsa stanca e provata psicologicamente già durante le qualificazioni. L’arrivo ai playoff dopo quelle prestazioni poco convincenti. Non si è trattato di soli 90 minuti. Sarebbe comunque ingeneroso passare al tiro al bersaglio dopo aver celebrato il “Miracolo” calcistico dell’Europeo vinto a sorpresa appena l’estate scorsa.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.