L’inno d’Italia risuona tra le mura del Quirinale. La Nazionale di calcio italiana di ritorno da Londra  dopo aver conquistato la vittoria dei Campionati europei, e il tennista Matteo Berrettini, che non è riuscito a trionfare nella finale di Wimbledon, sono stati accolti dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Il sorriso di Mattarella ha abbracciato i protagonisti della giornata sportiva di ieri, gli azzurri e il giovane tennista, nel cortile del Quirinale per ringraziarli delle emozioni che hanno fatto provare a tutti gli italiani.

L’ARRIVO DEGLI AZZURRI AL QUIRINALE

Alle ore 16. 30, gli azzurri sono arrivati al Quirinale in pullman, per poi incontrare il Capo dello Stato Mattarella, che ieri sera era tra gli spalti dello stadio Wembley di Londra per assistere all’impresa della Nazionale di calcio maschile.

Evidente la felicità del tecnico azzurro Roberto Mancini, che ha dedicato a tutti gli italiani la vittoria, in particolare a quelli che risiedono all’estero. Il ct, prima dell’incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha detto di essere onorato di essere al Quirinale e si è detto felice “di aver dato una gioia è una speranza agli italiani dopo un periodo così difficile”, riferendosi alla pandemia di coronavirus. Mancini ha poi risposto a chi gli ha chiesto un giudizio sulla mancanza di fair play da parte dei giocatori inglesi dopo la partita. “Dopo una partita così impegnativa risolta solo ai rigori, noi abbiamo vinto a casa loro davanti a 60.000 loro tifosi mentre i nostri erano solo 7 mila. È comprensibile”

LA CERIMONIA E GLI INTERVENTI

Durante la cerimonia, numerosi gli interventi dei rappresentanti delle federazioni sportive, tra cui il presidente del Coni Giovanni Malagò, quello della Figc Gabriele Gravina e Angelo Binaghi, presidente del Fit.

Il presidente del Coni Giovanni Malagò, nel suo discorso al Quirinale nell’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la Nazionale italiana di calcio vincitrice ad Euro 2020 e Matteo Berrettini finalista a Wimbledon, ha ringraziato i sportivi per aver fatto amare il tricolore.

“Binaghi e Gravina sono due persone che hanno saputo credere in un progetto, affidandosi a persone competenti, e sono molto orgoglioso di poterli rappresentare insieme ad altre discipline – ha detto nel suo intervento il presidente del Coni – Ieri in questa giornata memorabile, per la prima volta abbiamo vinto il medagliere Under dell’atletica, del canottaggio e del pugilato. Stiamo partendo per Tokyo, la più grande spedizione di sempre. Lo sport italiano oggi come mai, è forte e apprezzato. I miei colleghi del Cio mi hanno inondato di complimenti che giro tutti a Gravina e Binaghi, atleti ed atlete perché se il calcio e il tennis rendono grande l’Italia rendono grande in assoluto tutto il nostro sport e il nostro Paese di questo non può che esserne felice”.

La questione pandemica, che è sottotraccia, rimane comunque uno spunto per il rilancio dell’Italia. Ne è convinto il presidente della Figc Gabriele Gravina che, nel suo intervento, ha voluto ringraziare gli azzurri per l’impresa di ieri. “La vittoria di ieri sera è grande bellezza che rappresenta l’immagine plastica della ripresa degli italiani dopo la pandemia. Questa nazionale è la nazionale di tutti, nessuno escluso, animata da sentimenti veri di coesione e solidarietà, di cui andare fieri”, ha detto Gravina durante il suo discorso, ringraziando il ct azzurro Roberto Mancini e tutto lo staff della Nazionale di calcio maschile per aver costruito un percorso che ha avvicinato gli italiani agli azzurri. Gravina ha poi voluto concludere ricordando un sentimento comune: “Oggi più che mai siamo orgogliosi di essere italiani”.

Evidentemente emozionato Angelo Binaghi, presidente del Fit, che ha voluto omaggiare l’impresa del tennista Matteo Berrettini, senza nascondere la sorpresa per la finale di Wimbledon. “Siamo emozionati, perché noi del mondo del tennis non siamo abituati a questi successi. E questo lo dobbiamo a Matteo Berrettini, che è molto di più di un fenomeno: ci ha fatto capire che fino a ieri, quella che era una inimmaginabile impresa, ora diventa concreta e possibile”, sottolineando la dignità del tennista nel suo memorabile risultato, nonostante la sconfitta.
E ha poi rilanciato un auspicio: “Tra poco tempo, speriamo che lei, presidente Mattarella, ci possa invitare al Quirinale quando saremo capaci di trasformare una inimmaginabile impresa in una vittoria”.

LA PAROLA ALLA NAZIONALE

Dal palco allestito nel giardino del Quirinale il ct Mancini ha ringraziato gli italiani per il sostegno in questo mese di torneo, ma soprattutto il presidente Mattarella per essere stato “il primo tifoso della nazionale”, dimostrando, come tutti gli italiani, di quanto sia forte il sentimento del calcio. Mancini ha poi ringraziato i ragazzi per aver scritto una nuova e bellissima pagina del calcio, dedicando la vittoria a tutti gli italiani che hanno gioito con la squadra.

IL DISCORSO DEL CAPITANO CHIELLINI

Il capitano della Nazionale italiana di Calcio, Giorgi Chiellini, che ha alzato il trofeo dopo la vittoria di ieri, ha ringraziato nel suo intervento il capo dello Stato Mattarella, dedicando la vittoria a tutti gli italiani “che non ci hanno mai fatto sentire soli”. Nel discorso spezzato dall’emozione, il difensore livornese ha voluto anche rivolgere un pensiero a Davide Astori, che per tanti anni ha fatto parte del gruppo azzurro e che è mancato il 4 marzo del 2018: “Vorremmo dedicare questa vittoria a Davide Astori, che ho conosciuto e che avremmo voluto qui con noi oggi.”

Il capitano degli azzurri ha voluto sottolineare che il successo è stato possibile grazie alla coesione del gruppo, unito anche nei momenti di difficoltà, e animato da un sentimento di amicizia. Per poi concludere rivolgendosi al tennista Matteo Berrettini: “Non mollare, noi ti sosteniamo”, ha detto l’azzurro Chiellini.

IL CAMPIONE DEL TENNIS

Matteo Berrettini, che non è riuscito a trionfare nella finale di Wimbledon contro il tennista serbo Novak Đoković, ha voluto fare una promessa: ritornare al Quirinale con un trofeo prestigioso. Ha poi ricordato che ha tifato sin dal primo minuto per gli azzurri.

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MATTARELLA

“Questo non è giorno di discorsi, ma di applausi e di ringraziamenti”, con queste parole il Capo dello Stato Mattarella ha aperto il suo intervento davanti alla Nazionale e al tennista Mattero Berrettini. “Avete meritato di vincere ben al di là del risultato ai rigori, perché avete disputato questa partita con due pesanti handicap: quello di giocare in casa degli avversari, in quello stadio, con quel tifo; e quello del goal a freddo, che avrebbe messo chiunque in ginocchio. E avete vinto ugualmente”, ha detto il presidente Mattarella, ringraziando gli azzurri per aver manifestato un valore importante, come l’amicizia e l’armonia tra i giocatori, espressa soprattutto durante le partite degli Europei.

Per poi rivolgersi Binaghi e a Berrettini: “Arrivare alla finale di Wimbledon è già un traguardo ma già la rimonta al primo set è una vittoria”, esprimendo la sua speranza in una imminente vittoria del tennista.

Il presidente Mattarella, commosso e felice, ha ricevuto una racchetta di tennis dal finalista di Wimbledon Matteo Berrettini, e una maglietta della Nazionale di calcio maschile con il numero dieci e il suo cognome.