Femminismo, empowerment femminile ed eccellenza sportiva possono definire il percorso delle sorelle Venus e Serena Williams, stelle del tennis conosciute in tutto il mondo, oltre lo sport. Con la tendenza del cinema di oggi a produrre sempre più biopic, un film su di loro sembrava inevitabile ed invece la storia delle due campionesse viene quasi offuscata da una ancor più cinematografica, quella del loro papà, Richard Williams, manager, mentore e allenatore sui generis, interpretato sul grande schermo da Will Smith in King Richard – Una famiglia vincente, in sala dal 13 gennaio con Warner Bros.

Ascesa e successo di due talenti del tennis visti attraverso un personaggio di cui già non si può fare a meno a partire dal primo minuto di film e che vede proiettato Smith verso l’Oscar, forte di un Golden Globe conquistato pochi giorni fa. Abbiano incontrato virtualmente un entusiasta Smith insieme al cast ed alle sorelle Williams per scoprire di più di un film che attraverso il racconto biografico e la costruzione di un personaggio, ci ricorda le battaglie intraprese dagli afro-americani anche nell’ambito dello sport e diventa strumento per dare forza ad una nuova generazione di donne nere che vogliano farsi strada nella società. Per chi avesse dubbi sulla correttezza del racconto, rassicura Venus Williams: «Hanno veramente capito la nostra famiglia e ci hanno rappresentato nel modo in cui siamo realmente. Questo mi rende orgogliosa». Aggiunge poi: «Come dice spesso Will, se non capisci il tennis puoi capire comunque la famiglia. Se fai squadra puoi realizzare qualsiasi obiettivo. C’è chi come noi ci è nato in una situazione così e chi invece se l’è dovuta creare una famiglia ma circondarsi di persone che ti vogliono bene può portarti un alto».

Segue Serena Williams: «è tutto molto surreale per me. Vedere Will Smith interpretare nostro padre Richard Williams, porta il film ad un altro livello. È emozionante». Per il protagonista Smith, l’incontro con il suo personaggio è avvenuto anni fa: «Ricordo che stavo guardando questa intervista a Venus all’epoca quattordicenne, in cui Richard Williams interruppe bruscamente il reporter. Quell’intervista ha veramente cambiato il mio modo di fare il genitore: Venus guardava il padre come se fosse un leone pronto ad assicurarsi che non le succedesse niente. È stato allora, vent’anni fa, che mi sono innamorato di Richard Williams e quando mi si è presentata l’opportunità di interpretarlo, ho voluto mostrare al mondo un padre che protegge la figlia».

Una lezione sull’essere genitori per il due volte candidato all’Oscar: «C’era questa nuova idea di genitorialità che si è fatta strada in me, lo schierarsi e allinearsi con i propri figli invece che dirigerli senza dar loro spiegazioni. Mio padre era un militare, a casa mia si faceva come diceva lui, non avevi voce in capitolo. Dalla famiglia Williams ho imparato un approccio differente». Il mantra di “Re” Richard «Se fallisci nella pianificazione, stai pianificando il tuo fallimento», fa sperare e sognare che il successo nella vita può essere raggiunto se pianificato.