Claudio Cecchetto li aveva messi tutti insieme, in una sorta di casa di fuorisede di Radio Deejay: Fiorello, Sandy Marton, Marco Baldini e Franchino Tuzio. A via Alberto da Giussano, a est del Parco del Sempione, Milano. “Era basica, tre stanze e una cucina di quelle che vendevano in tv, da poco. Era un ottimo punto di partenza per chi arrivava da fuori, così per loro l’unica preoccupazione era concepire un buon prodotto radiofonico, non cercare un alloggio. La radio era il vero luogo di scambio delle idee”, racconta Cecchetto in un’intervista a Il Corriere della Sera.

Produttore discografico, disc jockey, conduttore radiofonico e televisivo. Anche al Festival di Sanremo e al Festivalbar. Formidabile talent scuot, scopritore di talenti. È convinto ancora oggi di non essersi mai fatto sfuggire un talento. Ha fondato Radio Deejay nel 1982, “volevo una radio fatta di persone che riconoscevi dalla voce”. Dal 1994 quella radio è stata guidata da Linus. Ai suoi microfoni sono passati tra gli altri Gerry Scotti, Jovanotti, Amadeus, Albertino, Nikki, Marco Baldini, Alessandro Cattelan, Fabio Volo, Nicola Savino, Platinette.

Io sono da sempre convinto che la provincia abbia più da dire rispetto alla città; per chi vive in provincia la città è un traguardo; per chi già vive in una metropoli quella è solo la realtà. In linea di massima non hai stimoli per progredire, non hai traguardi. Chi arriva da fuori invece vuole spaccare tutto”, ha detto a proposito di quella sistemazione per i suoi ragazzi. Piuttosto significativa la profezia su Fiorello: “La mia previsione era che da animatore di villaggi sarebbe diventato animatore del villaggio Italia” perché “non è un comico che interpreta un personaggio, la sua natura è da intrattenitore. Vuole che chi ha davanti si diverta e stia bene con lui, ci sia una persona o cento. È un animatore continuo, non c’è differenza tra quando è sul palco o giù dal palco”.

In quella casa viveva anche Sandy Marton, giovane ragazzo croato che studiava design, oggi ha 63 anni e vive a Ibiza. “Era Capodanno, ero a una festa a casa di De Mita, c’era un salone enorme e a un certo punto sono entrato nella cabina dove Claudio faceva il dj. Non voglio fare il figo ma tutte le donne si sono girate a guardarmi. Claudio mi osserva e mi fa: e tu chi c…o sei? Avevo 20 anni, ero sbarbato, avevo i capelli lunghi e da lì è cominciato tutto. Il segreto si chiama culo”, ha raccontato lui stesso in un’altra intervista al Corriere. Il primo bagno di folla in Piazza Duomo a Milano: travolto da ragazze si rifugiò in una farmacia. Nessuno riconosceva invece Fiorello, che in quell’appartamento avrebbe fatto da “citofonista” per le donne che cercavano a tutte le ore Sandy Marton, il fenomeno di People From Ibiza.

“Era un vagabondo – ha raccontato Cecchetto – un cittadino del mondo, la sua ultima meta era stata Ibiza. Io ne avevo sentito parlare tanto ma manco sapevo dov’era e ho pensato che molti italiani la immaginassero come un Eden, un paradiso. L’idea era fargli cantare una canzone su Ibiza così tanti, soprattutto le ragazze, avrebbero immaginato che nell’isola fossero tutti come lui. Non era vero, ma ha funzionato”. Fiorello era stato assunto a tempo indeterminato da Valtur quando Cecchetto lo chiamò per andare a Milano.

Lo stesso Cecchetto che fermò Gerry Scotti in partenza per gli Stati Uniti – lo bloccò in aeroporto: una vera e propria operazione – e che diede un ultimatum a Jovanotti. L’inquilino mancato di quell’appartamento passato alla storia fu Amedeo Umberto Sebastiani, in arte Amadeus. “Fu la sua forza. Mi disse che abitava a Milano da un amico che lo ospitava, ma non era vero. Dopo un mese che lo vedevo con le occhiaie pensavo fosse per serate ricche di stravizi, invece ogni giorno prendeva il treno alle 5 di mattina da Verona. Non mi disse niente per non creare problemi. Proprio questa disponibilità mi è piaciuta. Poi andò nella casa che aveva lasciato Tracy Spencer”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.