Dopo i 10 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze, la Juventus chiede di anticipare l’udienza sul nuovo processo, quello sulla manovra stipendi (in programma il 15 giugno), perché intenzionata presumibilmente a patteggiare. Risultato: il processo si terrà domani, martedì 30 maggio.

L’udienza si terrà presso il Tribunale federale nazionale della Figc, Giuseppe Chiné. L’anticipo è correlato alla possibilità, ora più vicina di un patteggiamento tra il club bianconero e la procura federale: un primo tentativo era andato a vuoto, portando al deferimento della Juve. Ora invece l’ipotesi del patteggiamento è tornata sul tavolo, e in queste ore si potrebbe arrivare a un accordo.

Patteggiando significa che la società della famiglia Agnelli rinuncia ai termini per la difesa per trovare un accordo con i magistrati sportivi. In caso di accordo, la parola passerà ai giudici del Tribunale federale nazional che potranno accoglierlo, ma anche respingerlo qualora non lo ritenessero congruo.

Patteggiamento che dovrebbe prevedere una sanzione da scontare nel campionato ancora in corso, con la Juventus al momento ancora qualificata per l’Europa League nonostante i 10 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze.

Secondo il Corriere della Sera, la Juventus “chiederà una maximulta, in cambio la rinuncia a ricorsi sul primo filone, quello plusvalenze”.

 

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