Lady Diana Spencer usciva dall’albergo e saliva in automobile con il fidanzato Dodi al Fayed. Parigi, 31 agosto 1997. I paparazzi come sempre a rincorrerla per quelli che sarebbero stati gli ultimi scatti a Lady D. Pochi minuti dopo lo schianto, l’incidente che non lasciò scampo a Dodi al Fayed e all’autista Henri Paul. Si salvò solo Trevors Rees-Jones. Lady D, la “principessa del popolo”, morì due ore dopo, in ospedale. A soprannominarla così Tony Blair, premier britannico, nell’eulogia funebre di un’icona del Novecento. Forse l’ultima icona del Novecento.

©LAPRESSE
31-10-1996 SYDNEY
ESTERI
NELLA FOTO : LADY DIANA IN VISITA IN AUSTRALIA

Diana Frances Spencer nasce il primo luglio 1961 a Sandringham, contea di Norfolk, Inghilterra. Famiglia aristocratica, vicina alla Royal Family. Per il collegio viene spedita in Svizzera, a 16 anni. Quando torna in Inghilterra non si iscrive all’università. Frequenta un corso di cucina, fa la baby sitter e l’assistente in un asilo. Si stacca dai genitori e va a vivere in un appartamento a Earls Court.

Il matrimonio con Carlo

Quella che diventerà Lady D incontra il Principe Carlo in virtù del legame delle due famiglie. Carlo, interessato alla sorella maggiore, cambia obiettivo quando conosce Diana. Lei gli fa le condoglianze per l’assassinio di Lord Mountbatten, amato prozio del Principe, morto in un attentato degli indipendentisti dell’Ira; e questo sembra abbia colpito ancora di più il 33enne. Anche lo staff di Buckingham Palace ha individuato la Principessa e quindi i due si fidanzano nel febbraio 1981 e si sposano nella cattedrale di St. Paul tre mesi più tardi.

Viaggio di nozze sullo yacht reale. Crociera tra Egitto, Tunisia, Sardegna e Grecia. La coppia vive a Kensington Palace. William, il primogenito, nasce nel giugno 1982. Due anni dopo arriva anche Harry. Il matrimonio viene descritto come infelice: i tabloid si spingono a scrivere che i due figli siano stati concepiti negli unici due rapporti sessuali tra i due. Per alcuni Harry sarebbe addirittura figlio del maggiore James Hewitt, ma resta per sempre solo gossip e poco altro. La separazione arriva nel dicembre 1992, annunciata dal primo ministro britannico John Mayor.

La separazione

Lei resta a Kensington mentre lui trasloca a Clarence House. È una terza vita per Diana: viaggia tanto, appassiona il pubblico di tutto il mondo, si dedica a campagne di sensibilizzazione contro la guerra e la povertà. Quando, nel 1987, ancora si riteneva che il virus dell’Hiv potesse trasmettersi con il semplice contatto si fa fotografare mano nella mano con un malato. Decide poi di attraversare, nel 1997, un campo minato in Angola per sensibilizzare la politica e la comunità internazionale. E diventa icona di stile, con gli stilisti più importanti del mondo che fanno la gara a regalarle i loro capi. Carlo scompare, praticamente, al suo cospetto, da un punto di vista comunicativo. Di lei si racconta invece di numerose relazioni fino a quando non si fidanza con Dodi al Fayed, figlio di un miliardario egiziano, imprenditore e produttore cinematografico.

L’intervista alla BBC

La bomba scoppia nel 1995 quando Lady D concede un’intervista al programma Panorama della Bbc. “Eravamo in tre in quel matrimonio, un po’ troppo affollato”, dice facendo riferimento a Camilla Parker Bowles, fiamma dell’ex marito e futura seconda moglie del Principe che non si è neanche mai preoccupato di nascondere la sua relazione extra-coniugale. E quindi Diana racconta la depressione, la bulimia, l’infelicità coniugale. Il giornalista Martin Bashir fa lo “scoop del secolo” – ma che un’inchiesta interna dell’emittente definirà come frutto di un “raggiro”: a Diana sarebbero stati mostrati dei documenti bancari falsi su presunti controlli e iniziative spionistiche della Casa Reale nei suoi confronti e in quelli della sua famiglia. La Regina Elisabetta, dopo l’intervista, ordinò il divorzio d’autorità. Carlo e Diana erano separati già da tre anni. Lady D smette di essere Altezza Imperiale.

©WMP/LAPRESSE
01-09-1997 PARIGI
ESTERO
INCIDENTE MORTALE DI LADY DIANA E DODY AL FAYED
NELLA FOTO: LA MACCHINA

La morte a Parigi

È una serata calda quella del 31 agosto 1997 a Parigi. I paparazzi inseguono Diana. L’autista Henri Paul, come sarà provato dopo lo schianto, ha bevuto troppo. La Mercedes W140 si schianta contro il 13esimo pilastro del tunnel de L’Alma. Non essendo più Altezza Reale il funerale dev’essere privato ma le pressioni sulla Regina portano Elisabetta ad accettare le pubbliche esequie. La bandiera sul Palazzo Reale fu issata a mezz’asta in segno di lutto Nazionale. La Regina tenne un discorso in diretta televisiva davanti alla Nazione definendo l’ex nuora “un essere umano straordinario” che “nei momenti felici come in quelli di sconforto non aveva mai perso la capacità di sorridere, o di ispirare gli altri”. La tragedia improvvisa ispira anche in questo caso scenari complottisti: un’eliminazione ordina nientedimeno che dallo stesso Carlo, dalla Regina Elisabetta e dal Principe Filippo.

Al di là delle elucubrazioni, 24 anni dopo quella sera, Diana resta ancora presente nell’immaginario collettivo. Un personaggio che continua a ispirare. Per molti la causa della crisi di popolarità della Famiglia Reale. Una principessa pop, una principessa sfortunata, morta tragicamente a soli 36 anni. Lo scorso luglio nei giardini di Kensington William e Harry hanno inaugurato una statua dedicata alla madre. “Adesso tutti penseranno che l’ho fatta ammazzare io”, la frase che è stata messa in bocca a Carlo dopo la tragedia ma che non è mai stata confermata.

©EXPRESSE/LAPRESSE
01-01-1990 LONDON
ESTERI
NELLA FOTO LADY DIANA con CARLO E I FIGLI
Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.