Sarà praticamente un derby, quello di mercoledì sera, per Lapo Elkann. Juventus-Napoli si affronteranno a Reggio Emilia per la finale di Supercoppa Italiana. E il nipote dell’avvocato Gianni Agnelli, secondogenito di Margherita Agnelli e del giornalista Alain Elkann, fratello del presidente dell’Fca John Elkann, tiferà per l’amore di famiglia, la Vecchia Signora, la squadra bianconera, la più titolata della serie A italiana. Tiferà per la Juventus, ma non a cuor leggero. Ospite a Domenica In, Elkann, imprenditore e filantropo impegnato nel campo della moda e del lifestyle, ha rivelato a Mara Venier che la sua seconda squadra è proprio il Napoli.

“Il Napoli è la mia seconda squadra da sempre, questo fatto è un po’ anomalo per uno juventino come me che ha lo stemma della Juventus tatuato sul braccio”, ha detto Elkann. Una passione nata per l’ammirazione, l’amicizia e la stima per Diego Armando Maradona, il campione argentino che a Napoli ha vinto due scudetti, due coppe Italia, una Coppa Uefa, una Supercoppa Italiana. “Ci sentivamo spesso, era un amico vero, ho una grande stima per lui. Ho sempre amato il Napoli grazie a lui”, ha aggiunto dicendosi rattristato dalle circostanze nelle quali è morto il Pibe de Oro.

“Diego mi ha portato ad amare il Napoli oltremisura. In Maradona vedo molte cose della mia vita. Diego è morto solo? È una ingiustizia della vita, ha portato tanto amore nel mondo intero, non meritava questa fine. Diego era un angelo del bene. Non ha mai fatto male a nessuno, ma ha pagato il prezzo più alto in assoluto”, ha sottolineato Lapo. Marella Caracciolo di Castagneto, moglie di Gianni Agnelli, e quindi nonna di Lapo Elkann, aveva tra l’altro origini napoletane aristocratiche. In occasione della morte del Pibe, lo scorso 25 novembre, Elkann aveva scritto su Twitter: “Sul web vedevo spesso la mia foto con Maradona. Era per prenderci in giro per le nostre dipendenze. Loro però non sapevano che io ero onorato di stare vicino a Diego perché era un mio vero amico. Mi manchi già leggenda dal cuore d’oro. Sei e rimarrai il mio n.1“. Altro sentimento che lega l’imprenditore al Napoli è la grande stima per l’allenatore Gennaro Gattuso: “Grande uomo, anche lui è un simbolo”.

Mercoledì sera Juventus e Napoli si sfideranno per la Supercoppa Italiana. È la terza volta che succede in 10 anni. Finora il parziale è di uno a uno: nel 2012 ha vinto la Juventus, nel 2014 ha vinto il Napoli. Lo scorso giugno, ai rigori, gli azzurri hanno avuto la meglio sui bianconeri vincitori del nono scudetto consecutivo. Le due squadre arrivano in due condizioni opposte alla sfida: la Juventus ha perso 2 a 0 fuoricasa a Milano, contro l’Inter, in una sfida Scudetto; il Napoli ha vinto 6 a 0 sulla Fiorentina al Diego Armando Maradona Stadium. Le due squadre ancora non si sono sfidate in campionato: il match di inizio ottobre è stato rinviato causa alcuni contagi da coronavirus che hanno impedito la partenza del Napoli per Torino. Un caso che è finito al Collegio di Garanzia del CONI che ha annullato il 3 a 0 a tavolino e rinviato la partita.

Antonio Lamorte

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