Il carcere sembra uscire ultimamente dal buio dell’indifferenza generale in cui è rimasto per anni. La politica sta cominciando a parlarne più frequentemente che nel passato e le iniziative si moltiplicano. Il mondo dell’avvocatura, da sempre attento alle tematiche della detenzione, da oggi vede impegnati in prima linea anche i giovani avvocati. L’Aiga (associazione italiana giovani avvocati) ha infatti deciso di inaugurare un osservatorio sulle carceri e proprio da oggi parte un’iniziative che vedrà i giovani penalisti in visita negli istituti di pena italiani.

Si comincia con le visite in contemporanea in 19 penitenziario italiani: Palermo, Milano Bollate, Ancona, Torino, Foggia, Campobasso, Bolzano, Spoleto, Venezia, Barcellona Pozzo di Gotto, Pescara, Melfi, Reggio Calabria Arghillà, Bologna, Udine, Regina Coeli a Roma, Cassino, il carcere femminile di Pontedecimo Genova. In Campania si è scelta come prima tappa la struttura di Santa Maria Capua Vetere, diventata tristemente nota come il “carcere dei pestaggi” per i fatti del 6 aprile 2020 che hanno visto oltre un centinaio di detenuti picchiati e umiliati da squadre di agenti per i quali è attualmente in corso un procedimento penale. Si è scelto il carcere sammaritano non a caso, dunque. L’obiettivo dell’osservatorio dell’Aiga è quello di vedere la realtà della vita dietro le sbarre, raccogliere informazioni su criticità e buone prassi e formulare eventualmente proposte. C’è anche l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul sistema penitenziario, affinché non sia visto più come un mondo a parte.

«L’osservatorio nazionale sulle carceri dell’Aiga è il primo osservatorio a vantare 130 sedi in tutto il territorio nazionale – spiega il presidente Aiga Francesco Paolo Perchinunno – . Questa è la nostra peculiarità e il nostro punto di forza e ci permetterà di garantire una reale mappatura di tutti gli istituti penitenziari». Della delegazione campana che oggi visiterà il carcere di Santa Maria Capua Vetere faranno parte gli avvocati Maria Eusapia d’Anzi e Bartolomeo Terzo. «L’osservatorio istituito a livello nazionale con le varie diramazioni regionali è un progetto che si muove su due piani – spiega il presidente di Aiga Napoli Enrico Ferraro -: un piano ispettivo, attraverso il monitoraggio dei singoli istituti di pena per valutane le condizioni, e un piano scientifico attraverso il quale, anche con il contributo di docenti e avvocati, monitorare l’attività legislativa e studiare proposte». E tutto allo scopo di migliorare l’istituzione carcere «perché tutto quello che accade nelle carceri finisce per proiettarsi fuori».

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).