Formaglio & Travigli
Le avventure di Formigli e Travaglio, ogni giorno un processo in tv

Ieri Travigli non ha parlato. Parlerà oggi, nella sua trasmissione Piazza Pulita. Lo ascolteremo con attenzione. Immaginiamo che processerà qualcuno. Non sappiamo ancora chi. Probabilmente lo condannerà (ammenochè non sia Di Maio…). Però ieri ha parlato Formaglio. Il direttore del Fatto ha parlato alla trasmissione di Floris, sempre sulla Sette. Ha detto che Renzi ha preso le tangenti. Così, chiacchierando del più e del meno. Il conduttore ha provato a fargli notare che veramente Renzi non è neppure indagato. Formaglio, infastidito, ha spiegato che questo è un fatto del tutto secondario. I giornalisti non hanno il compito di stabilire chi è colpevole e chi è innocente – ha detto con quella sua aria sempre molto umile e dialogante – i giornalisti hanno il compito di bastonare chi gli pare a loro (o chi gli suggerisce il magistrato più amico).
Renzi lo ha querelato. Poi, siccome Floris gli chiedeva, sconsideratamente, se a lui pare normale che una Procura ordini decine e decine di perquisizioni, all’alba, nelle case di privati cittadini incensurati e non indagati, è sbottato: le perquisizioni – ha spiegato – si fanno all’alba, perché il perquisito deve essere preso di sorpresa. Floris non gli ha chiesto cosa succede se – come nel caso Open – il perquisito viene avvertito della perquisizione, prima che avvenga, da alcuni giornali, – per esempio dal Fatto – che sanno delle perquisizioni prima che queste avvengano. Vabbè.
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