Un vertice ‘in gran segreto’ nella sede dell’Arel, l’Agenzia di Ricerche e Legislazione in pieno centro a Roma, lì dove Enrico Letta tiene i suoi incontri più riservati. Si è tenuto questo pomeriggio il faccia a faccia tra il segretario del Partito Democratico, il leader di ‘Insieme per il futuro’ e ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il sindaco di Milano Beppe Sala.

Al centro dell’incontro, come scontato, il lavorio per mettere a punto della lista di stampo europeista ed ecologista a sostegno del Partito Democratico in vista dell’appuntamento con le elezioni del prossimo 25 settembre. Un modo, quello dei Dem, per intercettare altri voti da schierare contro il centrodestra del trio Meloni-Salvini-Berlusconi.

Due le aree in cui tentare di andare a pescare voti: l’ex elettorato 5 Stelle per Luigi Di Maio e i ceti produttivi del Nord, che avevano già deciso di sposare il progetto per Milano di Beppe Sala e che potrebbero allontanarsi del centrodestra ‘reo’ di aver fatto cadere il governo di Mario Draghi.

A Di Maio il segretario Dem potrebbe offrire in cambio una sorta di ‘pacchetto’ di collegi uninominali considerati contendibili, a partire ovviamente da quelli della ‘sua’ Campania.

Una operazione politica che vede alle spalle dei ‘volti’ Di Maio e Sala un personaggio che di elezioni e campagna elettorali ne sanno qualcosa. Per il ministro degli Esteri una mano fondamentale arriverà da Bruno Tabacci, che all’ex 5 Stelle darà il simbolo di Centro Democratico ed eviterà così alla ‘giovane’ lista di Insieme per il Futuro il difficile compito di raccogliere le firme necessarie per presentarsi alle urne. 

Anche il primo cittadino di Milano Sala però vede per sé stesso più un ruolo dietro le quinte. Uscendo dall’incontro con Letta e Di Maio all’Arel, Sala ai microfoni di Fatto Quotidiano e Fanpage ha chiarito che non si candiderà il prossimo 25 settembre. 

Sto solo cercando di dare una mano, è chiaro che Enrico Letta è il segretario di un partito che per me è un riferimento, non essendo il mio, e anche un amico da tanti anni. Volevo capire la situazione. Io non sarò di questa partita, l’ho detto tante volte, ma da qui a disinteressarmi in un momento così delicato per il nostro Paese ce ne passa molto. Io non sarò parte diretta della creazione di nulla, però il mio interesse è capire cosa farà il mondo del centrosinistra e come affronterà questo momento delicato. Ci sono principi fondamentali che sono alla base del mio modo di vedere la politica e dei miei valori, come l’idea di dare importanza e peso all’ambiente e a un credo europeista totale”, le parole di Sala.

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