Liliana Resinovich era incinta del suo amico Claudio Sterpin. E suo marito Sebastiano Visintin la accompagnò durante l’aborto. Questo quanto rivelato da un’intercettazione ambientale che potrebbe presto aprire nuovi scenari sul caso della donna scomparsa il 14 dicembre 2021. La sessantatreenne triestina quel giorno si era allontanata da casa per raggiungere Sterpin, senza mai riuscire ad arrivare a destinazione.

Il corpo della donna fu ritrovato il 5 gennaio in un boschetto nelle vicinanze della sua abitazione, dell’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste, avvolto in due sacchi neri dell’immondizia, con la testa coperta da buste di nylon.

L’intercettazione

La gravidanza della donna è stata appresa in un’intercettazione ambientale, in cui Visintin confessa l’episodio, avvenuto nel 1990 o 1991, quando lui e Resinovich erano già una coppia consolidata. Tale circostanza, insieme alla consapevolezza del marito riguardo alla visita di Liliana da Claudio per stirare le camicie, secondo quanto affermato dalla consulente della famiglia Resinovich, Gabriella Marano, suggerisce che “Sebastiano non avrebbe potuto ignorare la probabile relazione tra Lilli e Claudio”. 

Nonostante numerose perizie effettuate sul cadavere e sui materiali rinvenuti, il caso della sua morte è ancora oggi senza risposte, oscillando tra l’ipotesi di omicidio e quella di suicidio, a cui la famiglia continua a non credere.

Redazione

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