Un documento di cinquanta pagine stilato dal medico legale Fulvio Costantinides e del radiologo Fabio Cavalli che mette nero su bianco le cause della morte di Liliana Resinovich, la 63enne trovata morta lo scorso 5 gennaio nel boschetto dell’ex Opp di Trieste, dopo la scomparsa avvenuta il 14 dicembre.

Nella perizia stilata per la Procura si parla infatti di soffocamento, con la donna che si sarebbe tolta la vita. Eppure i misteri sula morte di Liliana restano. Lo ammettono anche gli stessi Costantinides e Cavalli, che avanzano l’ipotesi, seppur “molto remota”, che il cadavere di Resinovich possa esser stati “congelato” e poi nascosto da qualche parte prima di essere abbandonato nella boscaglia dell’ex ospedale psichiatrico cittadino.

Secondo la perizia, anticipata dal quotidiano ‘Il Piccolo‘, la donna, sposata con il fotoreporter Sebastiano Visintin, sarebbe morta 48 ore prima del rinvenimento del cadavere. Corpo trovato vestito all’interno di due sacchi della spazzatura, uno infilato dall’alto e l’altro dal basso, con due buste di nylon intorno al capo.

Quanto all’ipotesi congelamento, i due periti scrivono che l’ipotesi resta improbabile anche per gli ostacoli per una simile operazione: la morte sarebbe avvenuta in un luogo diverso dal boschetto, quindi lo spostamento del corpo con tutte le difficoltà del caso. per questo nel documento Costantinides e Cavalli sottolineano che “non vi sono, allo stato, elementi specifici per dimostrare un avvenuto congelamento post mortale del cadavere”. Inoltre sul corpo non vi sono segni di violenza, né autopsia né Tac hanno individuato altri possibili cause del decesso oltre all’asfissia.

La Procura resta dunque indirizzata sull’ipotesi del suicidio, con l’archiviazione del caso che si fa sempre più probabile. Eppure gli interrogativi restano: è da chiarire infatti dove Liliana abbia trascorso i giorni precedenti, quelli tra la scomparsa e il presunto suicidio.

Nessuno l’ha vista in giro per Trieste dopo la scomparsa, salvo un frame dell’impianto di videosorveglianza della scuola di polizia che la ritrae la mattina della sparizione.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.